Morto Raffaele La Capria, scrittore e sceneggiatore con Napoli nel cuore

Il 3 ottobre avrebbe compiuto 100 anni. Vinse il premio Strega con 'Ferito a morte'

Lo scrittore e sceneggiatore Raffaele La Capria (FotoSchicchi)

Lo scrittore e sceneggiatore Raffaele La Capria (FotoSchicchi)

Roma, 27 giugno 2022 - E' morto lo scrittore e sceneggiatore napoletano Raffaele La Capria. Il 3 ottobre avrebbe festeggiato 100 anni. Dal 1950 viveva a Roma, ma Napoli gli è rimasta sempre nel cuore. Il suo capolavoro 'Ferito a morte', che vinse il premio Strega nel 1961 e lo impose come una delle voci più significative della letteratura italiana del secondo Novecento, racconta proprio quella città che "ti ferisce a morte o t'addormenta, o tutt'e due le cose insieme". L'opera finirà poi nel volume 'Tre romanzi di una giornata', insieme a 'Un giorno d'impazienza' (1952) e 'Amore e psiche' (1973). Alla sua città natale è anche dedicata la raccolta di saggi 'L'armonia perduta', in cui La Capria analizza la cosiddetta "napoletanità".

Ricchissima la sua produzione artistica per il cinema, iniziata con 'Leoni al sole' di Vittorio Caprioli del 1961, anno in cui conobbe la moglie, l'attrice Ilaria Occhini, scomparsa nel 2019. Intensa la sua collaborazione con il regista Francesco Rosi: la sceneggiatura del film di denuncia 'Le mani sulla città' valse ai due il Leone d'Oro a Venezia nel 1963. Insieme lavoreranno anche per 'Uomini contro', 'Cristo si è fermato a Eboli', 'Diario napoletano'. Con Lina Wertmuller collaborò a 'Sabato, domenica e lunedì' e 'Ferdinando e Carolina'.

La Capria ha anche tradotto opere per il teatro di autori come Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau, T. S. Eliot, George Orwell ed è stato giornalista, collaboratore di diverse riviste e quotidiani tra cui 'Il Mondo', 'Tempo presente' e il 'Corriere della Sera'.

Nel 2001 gli era stato assegnato il premio Campiello alla carriera, a cui si aggiungono il Premio Chiara (2002), il Premio Alabarda d'oro (2011) e il Premio Brancati (2012). Nel 2005 aveva anche vinto il Premio Viareggio per la raccolta di scritti memorialistici 'L'estro quotidiano'.

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