Venerdì 11 Luglio 2025
PIERFRANCESCO PACODA
Magazine

Rachel Portman, musica da Oscar: "Rota e Morricone i miei eroi"

In scena a Imola la nuova opera della compositrice, prima donna premiata dall’Academy nel 1997

Rachel Portman, premio Oscar 1997 per la colonna sonora di Emma: a Imola sarà eseguita una sua partitura originale

Rachel Portman, premio Oscar 1997 per la colonna sonora di Emma: a Imola sarà eseguita una sua partitura originale

È stata la prima donna a vincere un Oscar per la migliore colonna sonora (nel 1997, il film era Emma di Douglas McGrath), Rachel Portman, la compositrice inglese che il maestro Massimo Mercelli ha invitato per l’inaugurazione dell’edizione 2025 di Emilia-Romagna Festival, la rassegna della quale è direttore artistico. Appuntamento questa sera a Imola (ore 21.30), al Teatro Ebe Stignani, dove i Solisti Veneti, diretti da Giuliano Carella, con Mercelli al flauto, eseguiranno in prima assoluta Filmscapes for Flute and Orchestra, partitura originale commissionata dal Festival alla Portman, che sarà presente in sala. Completano il programma, pagine di Nino Rota, Benjamin Britten e Dmitrij Šostakovic.

Signora Portman, quali sono state le principali fonti di ispirazione per la sua opera inedita che verrà eseguita a ER Festival?

"Quando ho iniziato a scrivere e assemblare la musica per questa commissione, per me molto speciale, ricevuta dal festival, mi sono ispirata non tanto a un’opera specifica, ma alla maniera incredibile che Massimo Mercelli ha di suonare il flauto. È un musicista straordinario, le sue esecuzioni emanano bellezza, e tutto è nato da una serie di conversazioni che ho avuto con lui".

Nella grande diversità di musiche che lei ha composto per il cinema, c’è qualche elemento comune, un segno identitario riconoscibile?

"La diversità è proprio il linguaggio che ho imparato a coltivare nel corso della mia carriera. Credo che l’elemento che unisce lavori così differenti sia il mio stato d’animo, la maniera con la quale guardo alla vita. Certo, c’è, rimanendo al fatto estetico, sempre una grande attenzione per la melodia, quello che conta è mettersi al servizio della pellicola, il film deve rimanere il protagonista".

Questa sera verrà eseguita anche un’opera di Nino Rota. Quanto è stato importante per la sua formazione il lavoro dei grandi compositori italiani, come Rota e Morricone?

"Devo essere sincera, nella mia carriera non era mai successo che, nella stessa sera, venisse eseguita, insieme alla mia, un’opera di Nino Rota. E questo per me, per la mia attività di compositrice, è un traguardo importantissimo. Nino Rota, per me, è un eroe assoluto, come Morricone, due giganti, Ascoltare e studiare la loro musica ha avuto un’influenza profonda sulle generazioni di compositori di musica da film che sono venute dopo, come la mia. Non possiamo etichettarli come “Autori di colonne sonore“, sono molto di più, ma anche per loro, due grandissimi, era il film a dover avere un ruolo centrale".

Lei è stata la prima donna a vincere un Oscar per la colonna sonora. È più difficile per una donna emergere nell’universo della musica da film?

"Mi considero davvero fortunata a essere stata la prima donna a vincere un Oscar per una colonna sonora. Il riconoscimento è arrivato all’improvviso, inaspettato, Personalmente non ho mai avvertito la presenza di barriere di genere che ostacolassero il mio lavoro. Ma è un dato di fatto, e di questo ho parlato spesso con tante colleghe compositrici, che la percezione comune è che siano solo uomini a scrivere musica da film, per cui è ancora molto difficile, nel sistema delle colonne sonore, per una donna essere realmente presa in considerazione. Per questo ho deciso di impegnarmi personalmente, con una serie di attività, incontri e conferenze, per sostenere l’ingresso di sempre più compositrici nell’industria cinematografica".