Mercoledì 24 Aprile 2024

"Questa volta mi regalo una festa" Niccolò Fabi: 25 anni nell’Arena

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di Andrea Spinelli

I sogni, lo zodiaco, la tauromachia: Niccolò Fabi è sceso ieri sera nell’Anfiteatro di Verona per festeggiare il quarto di secolo in musica dei suoi 54 anni di vita, suggellando con l’inedito Di aratro e di arena la sua notte speciale. Per una volta, una festa in grande per Niccolò, artista che ha fatto della discrezione e della riservatezza uno dei tratti più distintivi ma anche più amati da un pubblico che l’ha sempre seguito con grandissimo affetto. Affetto che venne ribadito con forza nel momento più tragico del cantautore romano, quello della scomparsa, nel 2010, della piccolissima figlia Olivia. E che ieri sera si è materializzato nell’abbraccio di ottomila persone accalcate sui gradoni millenari: per loro l’assaggio del nuovo album di Fabi Meno per meno, sul mercato il 2 dicembre, è arrivato quando alla seduzione delle interpretazioni voce e chitarra del primo tempo dello show s’è aggiunta l’enfasi del respiro dell’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi, vincitore, fra l’altro, di Sanremo con i Måneskin.

Fabi, com’è nata l’idea del concerto all’Arena?

"Un anno fa nel piccolo Anfiteatro di Sutri ho rivisitato le mie canzoni per chitarra e voce: una formula che, utilizzata in quella serata intima, per cento persone e poco più, mi ha acceso la lampadina alimentando l’idea di ripetere l’esperienza nell’Arena italiana per eccellenza".

Ieri sera due inediti: Andare oltre e Di aratro e di arena.

"Il secondo titolo è una metafora che nasce dalla definizione astrologica del segno del Toro: un bovino, appunto, “di aratro e di arena“, legato tanto ai valori della terra e della fatica, quanto al desiderio di un riconoscimento pubblico, da protagonista".

Metafora calzante col momento che sta vivendo, la festa dei suoi 25 anni di canzoni.

"Sì. Pure io che nella musica ho tirato a lungo l’aratro, scegliendo una carriera defilata fatta di club, di teatri, ho deciso di ritrovarmi, per una sera, in quest’Arena a rendere un po’ più spettacolare, un po’ più evidente, il mio percorso. Intendiamoci: non c’è epica della celebrazione, c’è semplicemente la voglia di fare qualcosa di unico, che non ho mai fatto". Dopo gli applausi di Verona, Fabi tornerà in tour l’anno prossimo, a primavera.

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