Lunedì 16 Giugno 2025
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Quella provincia dimenticata. L’altra Italia firmata Sossai

La Basilicata esiste, diceva Rocco Papaleo nel suo film, ormai quindici anni fa. Rovigo, invece, non esiste: lo dicono nel...

Le città di pianura di Francesco Sossai

Le città di pianura di Francesco Sossai

La Basilicata esiste, diceva Rocco Papaleo nel suo film, ormai quindici anni fa. Rovigo, invece, non esiste: lo dicono nel film di Francesco Sossai Le città di pianura, presentato ieri a Cannes a Un certain regard, road movie, girato in pellicola, nella provincia veneta, fra disillusioni di cinquantenni immalinconiti, un goccio di birra, uno di vino, e via andare. Il film è una sorta di requiem per una provincia dimenticata, lasciata indietro, in qualche modo, dalla storia. A interpretare il film – che uscirà nelle sale italiane con Lucky Red – il giovane Filippo Scotti (È stata la mano di Dio) insieme a Pierpaolo Capovilla (il musicista leader del Teatro degli Orrori), Sergio Romano e Andrea Pennacchi.

Tutto nasce da un’esperienza reale, dice il regista Francesco Sossai, 36 anni, veneto di Feltre, formatosi fra Roma e Berlino: "Le città di pianura interroga chi lo guarda, non dà nessuna risposta. Ti chiede che cosa stai facendo nella vita. Lo fa attraverso l’incontro di due balordi, dominati dal rammarico e dal “beviamoci su“, con uno studente in cui si manifesta la speranza".

G.B.