Venerdì 19 Aprile 2024

Qualità Falconeri Cashmere democratico elegante e sostenibile

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di Eva Desiderio

“La sorpresa più bella è stato vedere come un capo prevalentemente maschile come il gilet reversibile sia piaciuto tanto alle donne da convincerci a sviluppare modelli colorati anche per loro". E’ raggiante e soddisfatta Giulia Sartini, direttore creativo di Falconeri, brand Made in Italy del Gruppo Calzedonia che sta regalando risultati di vendite da record. Premia il prodotto ben fatto e la qualità, senza escludere il prezzo assai interessante. "Abbiamo optato al femminile per i colori della primavera-estate e per le fantasie e tutti i capi sono già finiti nei nostri negozi e ora stiamo riassortendo. Le stampe sono progettate da un gruppo interno di ragazze che trattano i gilet reversibili come fossero opere d’arte", continua Sartini che arriva da una lunga esperienza in Calzedonia e ha avuto il compito non facile ma vincente dal presidente Sandro Veronesi di rilanciare Falconeri secondo la filosofia del cashmere democratico. L’azienda che ha sede ad Avio, in Trentino, è stata acquisita da Veronesi nel 2009 da Pierangelo Fenzi che l’aveva fondata nel 1988 come maglificio: oggi vende in 18 paesi al mondo, ha 74 boutique in Italia e 57 all’estero e per questo 2022 ha in programma 22 nuove aperuture. L’alta specializzazione di Falconeri ha portato alla ribalta del mercato il Superior Cashmere che ha portato in alto il fatturato del brand che nel 2021 ha registrato il + 56%.

In Falconeri tutto nasce dalla materia prima eccelsa e dalla catena produttiva che controllate completamente?

"Sì, proprio così. Abbiamo le Shima giapponesi, che sono sempre in attività, ma ormai tutto questo non basta più! Falconeri ora ha trovato la sua identità e la clientela maschile e femminile richiede sempre più i nostri prodotti. Come nel capo del gilet reversibile, da una parte tessuto tecnico antivento e antipioggia e dall’altra puro cashmere, che pesano 100 grammi".

Ci racconti la catena produttiva?

"Il nostro è un lavoro di manualità sapiente e rispetto per l’ambiente. Le materie prime sono selezionate direttamente da noi in Mongolia e Inner Mongolia senza intermediari. Così si risparmia a vantaggio del consumatore finale e in questo modo prende vita il Superior Cashmere Falconeri, con la selezione delle fibre, poi la filatura Duvet, e poi via verso l’Italia, a Biella, dove il fiocco di cashmere purissimo viene trasformato in filo. L’Ufficio Stile che io coordino disegna e progetta i modelli. Le rocche di filo da Biella arrivano ad Avio per essere smacchinate con le Shima Sheiki, passano alla confezione con rimaglio e i punti dati a mano. Ed ecco il cardigan o il pull".

Un altro pezzo del guardaroba di successo?

"Il pullover a collo alto, per una clientela molto fidelizzata. Non è facile rinnovare il classico e il basico, ma a noi l’operazione è riuscita. Per le donne abbiamo anche puntato sullo scollo a V e l’orlo con gli spacchetti per una bella vestibilità. Prodotti che spesso dobbiamo lavorare in corsa per via delle richieste del nostri negozi, un’operazione che puoi fare solo se sei verticalizzato".

E per il prossimo inverno cosa c’è in cantiere?

"Il cappotto di cashmere a un prezzo competitivo, sotto i mille euro. Useremo tessuti a navetta smacchinati da noi".

Perché solo cashmere?

"Vogliamo specializzarci in questa fibra nobilissima. E puntiamo sempre di più a non avere concorrenti nel rapporto qualitàprezzo. In cashmere produciamo anche le cappe che sono un accessorio che piace anche per la sera, sciarpe e stole, guanti, pantaloni comodi e decostruiti. Ci sono anche tute in cashmere light per la vita all’aria aperta".

In che percentuali è la vostra produzione?

"Al 70% donna, al 30% uomo".

Dopo Sofia Goggia ora avete un nuovo testimonial come il campione di vela Ruggero Tita...

"Falconeri è da sempre legato allo sport. Direi a doppio filo e di cashmere (scherza). Ora siamo main sponsor della Federazione Italiana Vela e nostro ambassador è Ruggero Tita campione olimpico nel Nacra 17 a Tokyo. Classe 1992, nato a Rovereto, è trentino come Falconeri che ha sede ad Avio. Laureato in ingegneria informatica, era in nazionale già a 12 anni. Portavoce perfetto dei valori del brand, primo fra tutti l’amore per la Natura".

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