Venerdì 13 Giugno 2025
ANDREA SPINELLI
Magazine

Prove spericolate. Vasco infiamma Bibione: "Ci vediamo sabato a Torino"

Il Komandante fa il pieno anche nella “data zero“ del nuovo tour negli stadi. Trentuno brani in scaletta. "Finalmente vedo le vostre facce, mi avete emozionato" .

Vasco Rossi sul palco di Bibione nella “data zero“ del tour (dal suo profilo Instagram)

Vasco Rossi sul palco di Bibione nella “data zero“ del tour (dal suo profilo Instagram)

Stessa spiaggia, stesso mare, stesso Vasco. Il cammino del vate di Zocca è ripartito l’altra sera da quello stadio comunale di Bibione (Venezia) in cui aveva preso le mosse, un anno fa, pure il tour 2024 per poi sbarcarlo al Meazza di Milano per sette notti e al San Nicola di Bari per altre quattro. Una liturgia collettiva – – oltre ventimila, forse 27mila persone – col rituale scolpito nella roccia, che le cronache del giorno sul web celebrano con dovizia di particolarinell’attesa del debutto ufficiale di sabato e domenica prossimi allo Stadio Olimpico Grande Torino, per poi proseguire alla volta alla Visarno Arena di Firenze il 5 e 6 giugno, al Dall’Ara di Bologna l’11 e 12, e ancora il Maradona di Napoli, il San Filippo di Messina e l’Olimpico di Roma.

Tredici in sette città per un totale di 650 mila spettatori, a cui vanno aggiunti quelli del soundcheck (riservato al fan club, ventunomila anime) di lunedì scorso. "In bocca al lupo a tutti" ha detto Rossi. "Ce la faremo tutti! Questa sera celebriamo la vita, vissuta, complicata perché noi siamo la vita spericolata!"

Un grido, un invito, un manifesto. Per gettare il fiammifero sulla benzina e lasciar avvampare l’incendio proprio con Vita spericolata, strappata questa volta dal Komandante al gran finale per affidarla ai cuori impavidi che lo osannano a braccia protese sottopalco. Quella marea umana, raccontano alcune storie su Instagram, accampata nella zona già dallo scorso fine settimana che martedì ha dato origine ad una coda di tre chilometri, nonostante gli umori umidi e volubili di un meteo ballerino.

"Tranquilla mamma, sono da Vasco" dice uno degli striscioni immortalati nelle centinaia di scatti postati dagli irriducibili assieme alle foto di un palco molto simile a quello portato in tour due anni fa, coi triangoli di luce ad incorniciare i maxischermi. Un viaggio tra passato e presente in bilico tra cose degli ultimi album come Sono innocente ma…, Manifesto futurista della nuova umanità o Siamo qui e vecchissime come quella Valium che strizza l’occhio a Gaber con la cadenza de Lo shampoo. Ma la corsa avanti e indietro nel tempo è frenetica passando da Vivere a Mi si escludeva, da Gli spari sopra a Quante volte ad un altro reperto di ere lontane come Ed il tempo crea eroi.

Non mancano neppure Un gran bel film, Vivere non è facile, Buoni o cattivi, Basta poco, Siamo qui, C’è chi dice no, Io perderò e su su fino a Rewind, E adesso che tocca a me, Sally, Senza parole, Se ti potessi dire, Siamo solo noi, Canzone, Albachiara. Trentuno canzoni in tutto, più un Interludio della band, comprese La strega (la diva del sabato sera), Cosa vuoi da me, Vuoi star ferma!, Tu vuoi da me qualcosa, Una canzone per te, Va bene, va bene così riunite in un medley.

Tutto documentato sui social dallo stesso Rossi che nelle storie e nei post su Instagram ha mostrato le code e gli accampamenti da festival rock nei dintorni dello stadio senza dimenticarsi di commentare questo prologo nel Nord Est. "Due giri di prova che sono stati due concerti in piena regola. Dopo mesi di prove finalmente ho visto le vostre facce. Mi avete emozionato. Ci vediamo a Torino".