Mercoledì 24 Aprile 2024

Proteggere i nostri occhi Si comincia da bambini

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di Alessandro Malpelo

La longevità ha un prezzo. Inconvenienti come il glaucoma, la maculopatia e la cataratta tendono a crescere come incidenza nella popolazione anziana, ma è da giovani che si gettano le basi per vederci bene. Occorre fare il possibile per preservare la vista attraverso controlli periodici del medico oculista. Già negli anni della scuola dell’obbligo è possibile intercettare miopia, strabismo e ambliopia, comunemente detta occhio pigro. Ecco perché gli specialisti della Società Italiana di Oftalmologia (Soi) spezzano una lancia a favore della medicina scolastica. "Sempre più spesso – ha spiegato Matteo Piovella, presidente Soi – occorre mettere mano al portafoglio per salvaguardare la salute degli occhi, con l’aggravante di essere esclusi da ogni forma di compartecipazione alla spesa. Penso alle persone affette da maculopatie, che nel 70% dei casi rischiano di perdere l’opportunità di sottoporsi alle terapie adeguate solo per inadempimenti burocratici". Una campagna di sensibilizzazione promossa dagli oftalmologi si rivolgerà per questo espressamente ai giovanissimi, bambini e adolescenti.

"Scuola vuol dire educazione, una formazione che è per la vita – ricorda il presidente Piovella – noi puntiamo a promuovere la cultura della protezione della vista già negli anni dell’infanzia coinvolgendo insegnanti e famiglie. Per esempio gli occhiali da sole: dagli Usa all’Australia, durante le attività scolastiche, si spiega come indossare gli occhiali da sole con diversi filtri per imparare a capire le diverse protezioni".

La campagna informativa punta a interessare un buon numero di scuole elementari, medie e superiori. "L’oculistica, negli ultimi 15 anni – continua Piovella – ha acquisito nuove tecnologie e possibilità di cura, facciamo interventi che dieci anni fa erano ancora impensabili, abbiamo cure per patologie verso le quali eravamo totalmente disarmati. Questo ha creato una grossa aspettativa, una richiesta che deve essere ascoltata".

A questo punto, quale potrebbe essere il calendario ideale delle visite oculistiche? "La prima visita va effettuata alla nascita, poi entro i tre anni di età – raccomanda il presidente Soi – quindi il primo giorno di scuola. Successivamente ne va fatta una tra i 10 e i 15 anni, per intercettare l’eventuale insorgenza della miopia". Dai 40 ai 60 anni i controlli sono consigliati ogni due o tre anni, e dopo i sessanta vanno raccomandati una volta l’anno.

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