
Il principe William alla conferenza
Roma, 9 giugno 2025 – Alla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che si apre in queste ore in Francia, il principe William ha rivolto un forte appello ai leader mondiali e al mondo delle imprese, invitandoli ad agire con urgenza per proteggere gli oceani del pianeta. “È una sfida come nessun’altra che abbiamo affrontato finora” ha dichiarato l’erede al trono britannico.
Il principe William: “L’oceano è sotto una minaccia enorme”
Parlando al ‘Blue Economy and Finance Forum’ di Monaco, William ha sottolineato come l’aumento delle temperature marine, l’inquinamento da plastica e la pesca eccessiva stiano compromettendo gli ecosistemi oceanici già fragili e mettendo a rischio le popolazioni che dipendono da essi. “Quella che un tempo sembrava una risorsa abbondante, si sta riducendo davanti ai nostri occhi”, ha affermato il principe, che ha detto ancora: “In parole semplici: l’oceano è sotto una minaccia enorme, ma può rigenerarsi. Tuttavia, solo se agiamo insieme e lo facciamo subito”.
La salvezza degli oceani è ancora possibile
La conferenza Onu di questa settimana si propone di ottenere un numero sufficiente di ratifiche da parte degli Stati membri per far entrare in vigore un trattato internazionale sulla protezione della biodiversità marina, ancora in sospeso per mancanza di adesioni. William è intervenuto in qualità di fondatore del Earthshot Prize, l’iniziativa lanciata nel 2020 per trovare soluzioni concrete e ambiziose ai problemi ambientali globali nel corso di dieci anni.
In occasione dell’evento, è stato diffuso anche un video in cui il principe discute con Sir David Attenborough del nuovo documentario del celebre naturalista britannico, intitolato ‘Ocean’, dedicato alla drammatica situazione dei mari. Durante la conversazione, Attenborough ha espresso il suo sgomento per i danni arrecati al fondale oceanico: “La cosa che mi ha sconvolto, quando ho visto le prime immagini girate per questo film, è ciò che abbiamo fatto al fondo dell’oceano. Se qualcuno facesse qualcosa di anche solo simile sulla terraferma, ci sarebbe una protesta generale.” Insomma, il messaggio del reale inglese è chiaro: la salvezza degli oceani è ancora possibile, ma serve una risposta collettiva, immediata e determinata.