Il 10 settembre è la Giornata mondiale di prevenzione del suicidio: cosa dicono i dati

In Italia, nei primi sei mesi dell’anno, si sono registrate oltre 20 segnalazioni al giorno legate a richieste di aiuto e assistenza, soprattutto dei più giovani

Giornata Mondiale di Prevenzione del Suicidio
Giornata Mondiale di Prevenzione del Suicidio

Da gennaio a giugno 2023, nel nostro Paese, sono arrivate oltre 3.700 richieste di assistenza per affrontare pensieri suicidi, con una media di più di 20 segnalazioni quotidiane. Le richieste di aiuto provengono principalmente da soggetti di età compresa tra i 19 e i 35 anni e tra i 46 e i 55 anni, ma negli ultimi anni c'è stato un incremento dei contatti anche da parte di minori più piccoli di 19 anni tramite WhatsApp e email. Questi dati indicano un aumento del 37% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e sono stati diffusi da Telefono Amico Italia, un'organizzazione di volontariato, in vista della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio del 10 settembre.

Sensibilizzazione

Il World Suicide Prevention Day è stato istituito nel 2003 dall'Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’obiettivo è sensibilizzare sul problema, ridurre il pregiudizio e sensibilizzare tra le organizzazioni, i governi e il pubblico, lanciando un messaggio unico che i suicidi sono prevenibili. Nonostante l’Italia sia uno degli Stati con tasso più basso al mondo di suicidi, questi restano la seconda causa di morte nella Penisola nei giovani 15-24enni, dopo gli incidenti stradali. È quanto risulta dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

Fenomeni in aumento

In occasione della giornata mondiale del 10 settembre gli esperti di SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, evidenziano che atti di autolesionismo come tagli, ferite, bruciature di sigarette sul corpo sono sempre più comuni tra gli adolescenti di oggi, in ragazzi di 13-17 anni e talvolta anche più piccoli. Nel periodo post Covid, infatti, sono aumentati i comportamenti autolesivi, ma anche quelli suicidari. Ha spiegato la professoressa Elisa Fazzi, presidente SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Asst Spedali Civili e Università di Brescia: “Comprendere le cause di questo fenomeno risulta complesso: i comportamenti autolesivi nel loro insieme vedono concorrere nella loro manifestazione aspetti legati alla predisposizione individuale cui si associano importanti componenti legate al contesto e all’ambiente familiare e sociale”. Le patologie psichiatriche più correlate ad atti autolesivi e ideazioni e atti suicidari sono, in particolare, i disturbi dell’umore, depressione in testa, e quelli legati all’ansia.

Speranza e azione

Il suicidio è un grave problema di salute pubblica con conseguenze sociali, emotive ed economiche di vasta portata. Si stima che attualmente ci siano più di 700.000 suicidi all'anno in tutto il mondo, ma il numero complessivo di chi è coinvolto da un simile dramma è pure superiore, considerando parenti e amici coinvolti. ‘Creare Speranza Attraverso l'Azione’ è il tema portante della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio nel triennio dal 2021 al 2023, in fase di conclusione quest’anno. Creando speranza attraverso l'azione, possiamo comunicare alle persone che stanno vivendo pensieri suicidi che c'è una via di uscita, che per noi sono importanti e vogliamo sostenerle. Suggerisce anche che le nostre azioni, per quanto piccole possano sembrare, possono fornire speranza a coloro che stanno lottando. L’iniziativa intende essere anche un promemoria per il fatto che la prevenzione del suicidio è una priorità di salute pubblica e richiede un'azione urgente per ridurre i tassi di mortalità per suicidio. L'Organizzazione Mondiale della Sanità si impegna a continuare a lavorare con i suoi partner per sostenere i paesi nell'adottare misure concrete in questa direzione.

Prevenzione

Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia, ha sottolineato l'importanza delle iniziative di prevenzione, che includono anche il prendersi cura di se stessi. Come ha spiegato anche Maurizio Pompili, professore di Psichiatria presso la Sapienza Università di Roma, i fattori protettivi includono avere una solida rete sociale e familiare, avere bambini in casa, coltivare una dimensione spirituale, dedicare del tempo a attività ricreative e evitare il sovraccarico di lavoro. Sul fronte della prevenzione è fondamentale anche il sonno.