Morta Piccola Piuma, l'attivista apache che rifiutò l'Oscar per conto di Marlon Brando

Nel 1973 salì sul palco e venne subissata di fischi. Cinquant'anni dopo, la scorsa estate, sono arrivate le scuse dell'Academy

Sacheen Littlefeather quando salì sul palco degli Oscar nel 1973 (Wikipedia Commons)

Sacheen Littlefeather quando salì sul palco degli Oscar nel 1973 (Wikipedia Commons)

Roma, 3 ottobre 2022 - Solo dopo 50 anni l'Academy le ha chiesto scusa per come l'aveva trattata quando si era presentata sul palco degli Oscar rifiutando la prestigiosa statuetta per conto di Marlon Brando. Oggi è la stessa organizzazione che assegna i premi ad annunciare la morte di Sacheen Littlefeather (in italiano Piccola Piuma), l'attrice e attivista nativa americana che nel 1973 fu protagonista di uno degli episodi più controversi della storia dei premi del cinema Usa. "Quando me ne sarò andata, ricorda sempre che ogni volta che difendi la tua verità, manterrai vive la mia voce e le voci delle nostre nazioni e del nostro popolo", scrive l'Academy su Twitter citando le sue parole.

Sacheen Littlefeather (al secolo Marie Louise Cruz) è deceduta all'età di 75 anni nella sua casa di Novato, nella contea di Marin, in California, a causa di un tumore al seno e al polmone destro che le era stato diagnosticato nel 2018. Le sue origini erano apache e yaqui.

Come detto, balzò agli onori della cronaca il 23 marzo del 1973 salendo sul palco del Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles per ritirare l'Oscar a nome di Marlon Brando, premiato come miglior attore per 'Il padrino'. Per l'occasione Brando aveva scritto un discorso di otto pagine, ma il produttore Howard Koch impedì di leggerlo per intero, informando che Littlefeather avrebbe avuto solamente un minuto. L'attivista spiegò dunque brevemente le ragioni del rifiuto: "il trattamento riservato agli indiani d'America dall'industria cinematografica e televisiva, e anche i recenti avvenimenti a Wounded Knee", un violento scontro con gli agenti federali che c'era stato in un sito di notevole importanza per il popolo Sioux. 

Il suo intervento fu accolto da fischi e lei stessa, più tardi, raccontò che qualcuno aveva dovuto bloccare John Wayne che stava cercando di assalirla quando era scesa dal palco. Successivamente si diffusero le voci secondo cui la donna era solo un'attrice arrivista, o addirittura l'amante di Brando. Lo scorso agosto, però, l'Academy si è scusata per quanto era avvenuto quella notte del 1973. "Noi indiani siamo molto pazienti, in fondo per scusarsi ci sono voluti solo cinquant’anni!", fu il suo commento, sottolineando come "l’umorismo" sia sempre stato "il modo per sopravvivere" dei nativi americani. "Fa piacere vedere però quante cose sono cambiate da quando non ho accettato quell’Oscar tanto tempo fa".

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