Mercoledì 24 Aprile 2024

Peppa Pig e gli altri miliardari: il grande business dei piccoli clienti

L'azienda canadese proprietaria del cartone ha respinto l'offerta di un'emittente britannica di un miliardo di sterline. Gadget e abbigliamento: il mercato dei bambini big spander non conosce crisi

Peppa Pig, la porcellina dei cartoon amatissima dai bambini

Peppa Pig, la porcellina dei cartoon amatissima dai bambini

Roma, 12 agosto 2016 - «Bello mamma! Me lo compri?» Cari bambini. Carissimi, a volte. Accontentare le continue richieste dettate dalle mode del momento assimilate da un ininterrotto flusso pubblicitario propinato a ogni ora della balia più convincente del mondo (la tv), può essere molto costoso. Un mercato globale reso senza confini dallo shop online e dai siti di e-commerce come Amazon, estende il problema: difficile replicare con un flemmatico, «peccato, qui non lo vendono», a una generazione di nativi digitali cresciuti a suon di app. Lo sa bene l’esercito di agguerriti professionisti specializzati nell’ideare prodotti per l’infanzia e relative campagne pubblicitarie di successo, in base alle esigenze specifiche di ciascuna fascia di età della “creatura”, ormai vista e vissuta come potenziale consumatore.

I bambini sono considerati dei big spender potenziali, capaci di orientare le scelte di consumo degli adulti, dai giochi ai cereali, dalla marca del pigiamino allo zaino. Ecco spiegato perché quello dei prodotti per l’infanzia, in controtendenza con la recessione economica che ha frenato i consumi un po’ in tutto il mondo, è uno dei settori anticongiunturali per eccellenza.       Far sognare i bambini non ha prezzo, come testimonia il recentissimo caso “Peppa Pig”: la compagnia canadese Entertainment One, proprietaria anche del popolare cartone animato incentrato sulla maialina rosa, ha rifiutato l’offerta del network televisivo britannico Itv che intendeva acquistare la compagnia con una offerta da 1 miliardo di sterline (circa 1,2 miliardi di euro). Ma un miliardo è troppo poco per Peppa Pig, e l’offerta dell’emittente britannica, che si era detta pronta a sborsare appunto circa un miliardo di dollari per il controllo del pacchetto azionario del suo oggetto del desiderio, è stata respinta. Entertainment One - che può vantare un patrimonio di oltre 40.000 titoli fra film e serie tv fra cui “Il caso Spotlight”, Oscar 2016 e serie Tv (da “Grey’s Anatomy” a “Criminal Minds”) - l’ha liquidata come «del tutto insufficiente». «Una proposta che sottovaluta sostanzialmente la nostra azienda e ne minerebbe le prospettive», la risposta dei custodi canadesi della maialina, consapevoli dei ricavi altissimi e delle rosee prospettive di crescita. «Itv ha una strategia chiara che, negli ultimi anni, ha creato valore in misura significativa per gli azionisti», la replica del quartier generale londinese dell’emittente britannica.       Resta da capire come mai il cartone animato della maialina e dei suoi amici che ha fatto impazzire i bambini di tutto il mondo valga tanto. Come per quanto riguarda altri personaggi di grande e piccolo schermo amati dai più piccini, sia chiaro: dagli evergreen Topolino, La Pimpa, Winnie the Pooh e i Barbapapà, ai più recenti Masha e Orso, la Principessa Sofia, Frozen, i Minions (i loro gadget sono tra i più venduti in tutto il mondo), Pocoyo, la Dottoressa Peluche, i supereroi della Marvel

E Peppa Pig, naturalmente: nel suo caso, i ricavi non vengono, come ci si potrebbe aspettare, tanto dalla tv (solo il 10 per cento), quando dal merchandising, cioè della vendita di prodotti collegati al cartoon (il 70 percento). L’anno scorso le vendite di prodotti ispirati alla maialina e agli altri cartoni di eOne hanno raggiunto un giro d’affari di 1,1 miliardi di dollari. Tra il 2012 e il 2016 gli incassi della divisione famiglia dell’azienda sono saliti da 16,4 a 66,6 milioni di sterline, con gli utili che sono cresciuti da 5,9 a 43,3 milioni, cioè di sette volte. Insomma, prospettive rosee, proprio come la pelle della corteggiatissima maialina. In Italia la prima stagione del cartone animato inglese disegnato da Neville Astley e Mark Baker è uscita nel 2008, nel 2015 sul canale Rai YoYo e sul canale satellitare Disney Junior.

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