Pensavo fosse Sanremo, invece è l’Olimpiade

Sul palco dell’Ariston a Ibra ospite fisso si aggiungono adesso la Pellegrini e Schwazer. E ci saranno anche Mihajlovic e Tomba

Migration

di Doriano Rabotti

Pensavo fosse un Festival, invece era un’Olimpiade. Non solo Ibrahimovic e Mihajlovic, non solo Tomba: ieri si sono aggiunti altri due nomi al cast stellare degli sportivi che saliranno sul palco dell’Ariston, in compagnia di Amadeus e Fiorello. Uno è Alex Schwazer, fresco di riabilitazione dalla giustizia ordinaria dopo il pasticcio del caso doping che gli ha negato le Olimpiadi di Rio, l’altra è Federica Pellegrini che con Tomba avrà il compito di lanciare il... televoto per i loghi dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.

E se non stupisce la strategia di ricorrere a facce da copertina di un mondo pop almeno quanto la musica, è più significativo notare che su quel palco – lo show al via martedì – non saliranno soltanto stelle vincenti, ma soprattutto persone che hanno storie da raccontare. Ibra, al di là delle polemiche di questi giorni sui suoi spostamenti dagli allenamenti alla Riviera, è un comunicatore carismatico che sa abbattere i confini del suo recinto sportivo. Sinisa Mihajlovic da mesi, dopo aver lottato contro la leucemia e aver ricevuto il trapianto di midollo, oltre ad allenare il Bologna fa l’ambasciatore televisivo di se stesso, ma anche della corsa alla donazione necessaria per salvare vite.

Tomba e la Pellegrini, ospiti nella serata finale, hanno avuto o hanno in corso esperienze nei mondi limitrofi dello spettacolo: la recitazione nella fiction tv per il campione dello sci che nel 1988, l’anno di Ranieri e Perdere l’amore, il palinsesto del Festival lo fece stravolgere perché tutti volevano vedere in diretta la sua seconda manche vincente nei Giochi di Calgary. La regina delle acque invece ha ingannato l’attesa del ritorno alle gare che contano facendo il giurato tv a Italia’s got talent, e chissà che non sia una prova per il futuro oltre il bordo della vasca, di sicuro Fede sta dimostrando di saperci fare anche lì.

In realtà non è la prima volta che gli sportivi fanno invasione di campo: è difficile pensare che il duetto annunciato tra Mihajlovic e Ibrahimovic (giovedì 4 marzo, il brano che potrebbe coinvolgere anche Fiorello e Amadeus ancora non è stato scelto, o per lo meno reso noto) possa raggiungere i picchi di quello celeberrimo tra Fausto Coppi e Gino Bartali al Musichiere del 1959 ("come perdevi, come perdevi..."). Ma i due dopo essersi presi a testate in campo sono diventati amicissimi fuori, e se proprio Mihajlovic ha detto "al massimo faremo ridere", non è obbligatorio attendersi grandi performances artistiche. Anche perché salvo rarissimi casi (uno è quello del pugile Patrizio Oliva), la maggior parte delle ormai numerose esibizioni canore degli sportivi è stata spettacolare, ma anche dimenticabilissima...

E poi c’è Schwazer, che le canterà nella seconda serata, ma senza bisogno di strumenti ad accompagnare. Perché le sue scale sono disegnate sugli atti del Gip di Bolzano e non sul pentagramma, sono quelle che ha percorso per andare e tornare dall’inferno: quello personale delle accuse di doping che gli hanno tolto le Olimpiadi di Rio 2016. Nei giorni scorsi il giudice ha stabilito che le provette dei test erano state alterate, quindi la presenza del marciatore azzurro trasformerà il Festival della canzone in un programma sugli errori giudiziari, per un po’. E sul racconto dell’ultimo sogno, partecipare a Tokyo 2021: al momento non potrà farlo, perché la giustizia sportiva non è intenzionata a cambiare la sua, di condanna. Ma chissà che a Sanremo non riesca il miracolo...

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro