
Patologie croniche e telemedicina. Un progetto sperimentale
Dalla telemedicina un aiuto per il trattamento dei pazienti affetti da patologie croniche. Se ne è discusso a Bologna nel corso di un confronto sul progetto di teleconsulto della Ausl Bologna a cui hanno preso parte esperti di varie discipline tra cui Francesco Ventura, segretario regionale Sumai Emilia Romagna, Antonio Magi segretario nazionale Sumai e Stefano Giordani (nella foto), oncologo e coordinatore regionale Emilia Romagna Sifop. Hanno introdotto i lavori l’assessore regionale alla salute Raffaele Donini e il direttore sanitario della Ausl Bologna Andrea Longanesi.
"Gli ospedali curano le patologie nella loro forma acuta – spiega Giordani –. Per tutto quanto attiene al trattamento dei disturbi cronici – in crescita costante considerato l’aumento dell’età media della popolazione – bisogna avvalersi della medicina territoriale".
"Stiamo lavorando a un progetto – prosegue Giordani – che mira a creare una rete tra i medici di base e i vari specialisti ambulatoriali che potranno riunirsi a distanza per consulti interdisciplinari mirati su ciascun paziente, discutendo caso per caso, in modo da definire gli esami e le terapie più appropriati".
Il progetto consentirà di agevolare la vita ai medici e ai pazienti. "Si pensi ad esempio – conclude il coordinatore di Sifop – alle difficoltà che molti anziani hanno negli spostamenti –. O al risparmio per il Sistema sanitario nazionale ottenuto evitando prescrizioni di visite specialistiche superflue quindi accorciando le liste di attesa per le visite necessarie nel medio periodo".