Martedì 23 Aprile 2024

Carbonara day, giornata della pasta preferita dai Millennials

Indagine Doxa: un italiano su cinque la mette al primo posto. Coldiretti: la versione patriottica utilizza solo ingredienti Made in Italy, diffidate delle imitazioni

Spaghetti alla carbonara (Ansa)

Spaghetti alla carbonara (Ansa)

Roma, 6 aprile 2019 - Carbonara, un nome una garanzia, questa è la pasta preferita dai giovani, un italiano su cinque (18%) la predilige al punto mettere gli spaghetti alla carbonara davanti alla pasta al forno e agli spaghetti al pomodoro nell'elenco delle ricette più amate, nella fascia di età 15-35 anni. Coldiretti ha diffuso i dati Doxa relativi ai Millennials in occasione del #carbonaraday che celebra oggi, nel mondo, uno dei piatti più rappresentativi della tradizione gastronomica nazionale. Un appuntamento festeggiato a tavola nelle case, nei ristoranti, trattorie, mense, agriturismi e nei mercati come a Campagna Amica, tanto da rappresentare un banco di prova per masterchef e un classico da inserire nel menu del giorno.

Una occasione in più per partecipare all'importante iniziativa in occasione del #carbonaraday è offerta - sottolinea la Coldiretti - dall'opportunità di sostenere la giusta battaglia dei pastori mediante il consumo di pecorino romano che è uno degli ingredienti indispensabili della ricetta. Un aiuto per gli oltre undicimila allevamenti impegnati in Sardegna, nel Lazio e in provincia di Grosseto ad allevare le greggi dai quali si ottiene il latte trasformato in Pecorino Romano, coinvolti in una giusta battaglia per una adeguata remunerazione.

La carbonara è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe. Tra gli errori più comuni commessi in Italia - spiega la Coldiretti - ci sono quelli di usare la pancetta al posto del guanciale e di sostituire il pecorino romano con formaggi anonimi. Un rischio molto diffuso all'estero dove - riferisce la Coldiretti - viene utilizzato un prodotto che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca invece che di pecora. Da evitare le fantasiose  imitazioni come lo scandaloso miscuglio di ingredienti della video-ricetta francese delle farfalle alla carbonara con le cipolle, il tuorlo d'uovo aggiunto alla fine della preparazione, o l'assurda abitudine belga di sostituire il pecorino con la panna.

Una recente innovazione - riferisce la Coldiretti - è la pasta carbonara patriottica che utilizza solo ingredienti nazionali. Oltre al pecorino romano Dop anche la pasta di grano italiano al 100% e il guanciale da maiali allevati nella Penisola come le galline dalle quali si ottengono le uova. Per preparare la ricetta tradizionale occorre tagliare il guanciale a dadini e rosolarlo in una padella con poco olio fino a farlo divenire trasparente mentre a parte si grattugia il pecorino romano da aggiungere in una terrina con due uova sbattute e una manciata di pepe, amalgamando gli ingredienti per ottenere un condimento cremoso. Esistono anche varianti vegane, che utilizzano a seconda dei casi ingredienti come il peperone giallo, tofu e zafferano per sostituire i prodotti di derivazione animale.

Piatto di spaghetti alla carbonara (Ansa)
Piatto di spaghetti alla carbonara (Ansa)

L'origine del nome rimane incerta, forse legata all'aspetto conferito dal pepe che, aggiunto alla pasta, assomiglia a una spolverata di carbone. La carbonara viene citata per la prima volta nella cinematografia, in un film italiano del 1951 con Aldo Fabrizi. E tre anni dopo appare nell'opera letteraria Racconti Romani di Alberto Moravia. Ma la prima ricetta di pasta alla carbonara viene pubblicata in una guida ai ristoranti di un quartiere di Chicago. La tesi più accreditata dalla critica storica è quella che vede nascere la carbonara come incontro tra la tradizione gastronomica italiana e più precisamente del Centro Italia e quella americana. In particolare si fa risalire la sua origine alla Razione K che Ancel Keys - biologo e fisiologo statunitense, considerato il teorico della Dieta Mediterranea - inventò nel 1942 per garantire una dieta adeguata alle truppe alleate di stanza a Roma. Nello specifico si tratta dell'aggiunta di tuorlo d'uovo in polvere e bacon agli spaghetti.

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