Mercoledì 24 Aprile 2024

Parigi è magica Sfilate da fiaba tra luci e paillettes

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di Eva Desiderio

A Parigi tutto brilla sulle passerelle del pret-à-porter. Per dieci giorni un inno alla gioia, una luce di positività in un momento tanto buio per tutto il mondo, quasi a testimoniare che c’è ancora una speranza. Sfila l’estate 2023 con una voglia di prodotti azzeccati. L’immagine della donna va alla ricerca di una semplicità bellissima. Da Chanel si proietta il corto con Kristen Stewart girato nell’appartamento di Mademoiselle Coco. Virginie Viard, direttrice creativa non vuole allontanarsi dalle radici del marchio della camelia. I codici sono remixati col tweed in primo piano, il bianco e il nero, le Mary Jane che donano dieci anni di meno, le borsette iconiche. Su tutta la collezione una spolverata di cristalli, anche su calze a rete o parigine.

Nicolas Ghesquière da Louis Vuitton lavora su tradizione e mito della casa di moda regina del Gruppo LVMH con piglio e coraggio. Per presentare la collezione alla Cour Carrè del Louvre lo stilista (potrebbe essere la sua ultima collezione...) ha chiesto all’artista Philippe Parreno un’opera monstre, un fiore canivoro di lamiere e di specchi con una passerella enorme. Le modelle inneggiano con gli abiti ai simboli di Vuitton, tutto è ingigantito dalle zip alle fibbie che ricordano il mito di antichi bauli. Inno alla pelle per abiti corti, bustier, gonne e pantaloni con logo sempre più forte e acclamato.

Miuccia Prada sorprende per la praticità, anche nella vita e non solo nel vestire. Freschissima Miu Miu per l’estate ’23 e giovane come nel dna del brand. Le gonne a pieghe sono la filosofia di Miu Miu anche cortissime. Poi le borse a bauletto, i kway di nylon tutti color avorio, gli stivali di pelle con l’infradito. Su tutto due tasconi abbondanti, di jeans marrone delavè o di raso nero per la sera, una riserva di praticità in cui sprofondare le mani.

Da Thom Browne va in scena la fiaba di Cenerentola e l’Opera Garnier è il posto giusto per una collezione esaltante. Vedette Bella Hadid vestita da paggio sexy ma coi capelli punk, il gioco delle stratificazioni parte dalle cappe principesche di un ballo a corte ai tailleur coi maxi pois nei colori delle gelatine di frutta. Tagliatelle di pieghe volteggiano su giacche e gonne da Sacai marchio cult giapponese disegnato dalla brava Chitose Abe. Sfila Malgosia con giacche a maniche spaccate per far uscire abbondanti camicie bianche. Pierpaolo Piccioli regala emozioni con un’ondata di luce e cristalli che avvolgono il corpo. Paillettes ovunque, colori fludi e molto ’nude’, uno studio rivoluzionario per taglie e colore della pelle delle donne con body o sottovesti in tessuto elasticizzato, una seconda pelle desiderabile. Valentino lancia anche la nuova stampa Toile Iconographe che replica la V e una collezione di Tote Bag di cotone o tulle.

Vivienne Westwood (a Londra per un evento contro la povertà) ha dato mandato al marito Andreas Kronthaler di realizzare una collezione giudicata tra le più belle. In pedana uomini e donne con scarpe-trampolo, abiti fiabeschi, eccentrici, capolavoro di tecnica e di drappeggio. Giambatatista Valli realizza abiti a tutta grazia in colori floreali, Pierre Louis Mascia continua sulla strada di un colto etnico con sete comasche uniche, da Givenchy Matthew Williams lavora su bermuda jeans e camicie bianche molto street, Satoshi Kondo rende omaggio al suo maestro Issey Miyake, Stella McCarteny è ecologica per l’87% dei capi, un vero prodigio.

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