Paola Egonu a Sanremo 2023. "Sì, potrei stupirvi: anche coi tacchi a spillo"

Opposta in campo e fuori, la campionessa di pallavolo debutta da conduttrice al fianco di Amadeus. "Racconterò me stessa, sarò una sorpresa. Super elegante"

Paola Egonu, 24 anni, italiana, figlia di genitori nigeriani, una delle pallavoliste più forti del mondo, opposta di ruolo, sarà accanto ad Amadeus al Festival nella serata di giovedì 9 febbraio.

Paola Egonu
Paola Egonu

Cosa ci fa una pallavolista a Sanremo?

"Farà l’assistente ad Amadeus e quindi farà di tutto per accompagnare e divertirsi".

Sa già di cosa parlerà? L’argomento potrebbe essere il razzismo?

"Ho intenzione di raccontare di me stessa e di farmi conoscere, quindi sarà una sorpresa per tutti".

Il suo primo ricordo di Sanremo come spettatrice?

"Non ho un ricordo preciso perché ero sempre in palestra ad allenarmi, però i compagni di classe ne parlavano e canticchiavano le canzoni".

Lei canta - sotto la doccia, in macchina - mentre si prepara per gli allenamenti?

"Assolutamente sì, mi piace un sacco cantare".

Quali generi le piacciono?

"Ascolto sia il rap italiano sia la musica afro. Mi viene in mente “Sugar“ che canticchiavo ieri sera mentre mi facevo la doccia".

La domanda è per le nostre lettrici: come si vestirà?

"Sarò vestita da Emporio Armani, sarò super elegante".

Quindi non la vedremo in calzoncini e canottiera...

"(ride) Assolutamente no, quello è un outfit solo per il campo".

Lei è alta oltre un metro e 90: in un’intervista ha detto di possedere solo due paia di scarpe coi tacchi. Nel frattempo il numero è aumentato?

"No, sono sempre quelle".

Ma sul palco indosserà i tacchi?

"Ancora non abbiamo deciso...".

Qual è al momento il suo rapporto con la Nazionale? Dopo la partita persa contro il Brasile ai Mondiali e dopo gli insulti ricevuti via social, lei si sfogò col suo allenatore dicendo: “Mi chiedono come mai sono italiana... Questa è l’ultima partita con la Nazionale“. Intende ma ntenere il proposito?

"Non ho ancora deciso niente al riguardo".

Perché ha deciso di andare a giocare in Turchia nel Vakifbank Istanbul?

"Perché volevo essere seguita dall’allenatore Giovanni Guidetti per imparare e stare meglio".

È stata al centro dell’attenzione dei mass media proprio per quella dichiarazione che denunciava il razzismo nei suoi confronti. Come pensa che sia lo stato del razzismo in Italia? Gli italiani – o almeno alcuni – sono razzisti?

"Preferirei non rispondere a questa domanda".

Vedo che la cura Sanremo l’ha resa più diplomatica...

"Sono sempre stata diplomatica".

Lei ha detto: "Non basta vincere per essere felici". Mi spiega meglio il suo pensiero?

"Quando vinco sono molto felice. Ma, dopo aver festeggiato con la squadra, ripenso a ciò che avrei potuto fare meglio".

Come mai i suoi genitori vivono a Manchester?

"Hanno deciso di trasferirsi per cambiare aria. Erano 25 anni che vivevano in Italia (in Veneto) e anche loro volevano buttarsi in un’altra città, conoscere culture nuove e dare la possibilità ai miei fratelli – Angela e Andrea – di studiare. Lavorano per un’agenzia che si occupa di case di riposo".

Ha detto: "Nella vita non c’è solo lo sport". Cos’altro c’è?

"Lo studio, le passioni, il voler conoscere meglio me stessa, leggere. Mi piacciono i libri costruttivi, che mi aiutano a crescere e migliorare come persona".

Si è parlato molto anche dei suoi amori, per tanti è un’eroina Lgbtq+. Ora è fidanzata?

"Sono single. Troppo impegnata con lo sport".

Ha detto che studia. Cosa studia?

"Psicologia. All’università tramite e-Campus".

Come l’ha contattata Amadeus?

"Una mattina, tramite messaggio sul telefono ed ero veramente incredula, ho pensato avesse sbagliato destinatario".

Ha già ascoltato, o studiato, le canzoni in gara?

"Mi sto informando piano piano. Per il momento mi sono dovuta focalizzare su altre cose riguardanti il festival. Con Amadeus abbiamo già deciso cosa farò. Abbiamo parlato al telefono, ma l’Ariston, per ora, l’ho visto solo in video chiamata".