Pamela Prati a Verissimo: "Mark Caltagirone non esiste". E scarica tutto sulle ex agenti

La showgirl: "Mi è stata servita su un piatto d’argento la favola che ho sempre voluto. Ora, però, ho paura"

Pamela Prati con Silvia Toffanin a Verissimo (Ufficio stampa Mediaset)

Pamela Prati con Silvia Toffanin a Verissimo (Ufficio stampa Mediaset)

Roma, 24 maggio 2019 – "Mark Caltagirone non esiste“. Pamela Prati, alla fine, ammette che l’happy end alla sua storia d’amore non ci sarà perché l’uomo che le ha fatto perdere la testa non esiste. Il caso mediatico che tiene banco ormai da mesi pare essere arrivato agli sgoccioli. Dopo il crollo di Eliana Michelazzo (ormai ex manager della showgirl) a ‘Live – Non è la D’Urso’ – dove ha confessato di non aver mai conosciuto alcun Mark Caltagirone e, quindi, aver capito che questa persona non esiste, così come non esiste il ‘suo’ Simone Coppi (fidanzato immaginario per ben 10 anni) – anche la protagonista della 'soap opera', la ‘primadonna’ del Bagaglino, nel salotto di ‘Verissimo’, non può più negare.

Solo in questi giorni ho capito che Mark non esiste” dice la Prati alla Toffanin – la puntata va in onda domani, sabato 25 maggio, alle 16 su Canale 5 – che non nasconde di essersi sentita presa in giro dal momento che la Prati ha cambiato idea più volte (a ‘Verissimo’ aveva dato l’esclusiva del matrimonio).

Le fantomatiche nozze erano state organizzate nei minimi dettagli soltanto nella mente della showgirl. “Se sono arrivata al punto di volerlo sposare pensa come mi sono innamorata di lui. Mi è stata servita su un piatto d’argento la favola che ho sempre voluto. Avevo bisogno di questo amore per stare in vita. Lui (Mark, ndr) diceva che ero la donna della sua vita e che l’avrei incontrato il giorno delle nozze”.

La favola della Prati inizia a marzo del 2018, “in un momento di grande fragilità” quando si reca nel ristorante romano di Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo che conosceva di vista. “Dopo un paio di serate in questo ristorante, la Perricciolo mi disse che sarei stata perfetta per questo Mark Caltagirone, un imprenditore che aveva appena lasciato la fidanzata. Mi fa vedere una foto di un bell’uomo. Poi il 21 marzo del 2018 Mark inizia a seguirmi su Instagram. Allora io gli mando un messaggio con scritto ‘Buona Primavera’, lui mi risponde e da lì inizia tutto” racconta la Prati. E aggiunge: “Abbiamo iniziato a scambiarci parole dolci d’amore, flirtavamo. Mi diceva che mi amava. Nessun video sexy, ci siamo scambiati qualche foto intima. Ma non ho mai sentito la sua voce perché diceva che in Siria non prendeva bene il telefono. Ogni volta che chiedevo di vederlo c’era sempre qualche problema di salute, o di lavoro, un dramma. Non per questo però pensavo non esistesse. Mi manca anche adesso, mi mancano i suoi messaggi”.

Ora che ha aperto gli occhi, però, la Prati ha paura “perché non so chi ci sia dietro a questa situazione. Sono spaventatissima”. E riguardo ai messaggi ricevuti da Caltagirone, la Prati precisa: “Io credo che ci sia una cosa perversa. Nel mio caso penso ci siano Donna Pamela ed Eliana e che forse sono d’accordo anche in questa confessione di Eliana. È una mia supposizione, perché ho visto il bene che si vogliono”. E sempre sulle due ex agenti, la Prati aggiunge: “Mi hanno isolato dal mondo. Con la scusa che lui era gelossissimo mi hanno allontanato dalla mia famiglia, dai miei amici. Mi controllavano anche il telefono”. Alla Toffanin, che le chiede se si senta più truffata o finita in una sorta di setta, risponde: “Non so, sono dentro a una situazione che non capisco”.

Intanto, però, ha capito che lo sposo non esiste: “La voce che ha chiamato Barbara d’Urso non so di chi sia, considerato che la voce di Mark io non l’ho mai sentita". Anche i bimbi in affido facevano parte della favola: “Sebastian l’ho conosciuto in un bar. Lo aveva portato Donna Pamela, dicendo che era il figlio che avrei preso in affido. La bambina invece non l’ho mai vista” dice la Prati. E sul presunto attacco con l’acido, la showgirl: “Stavo dormendo, ho sentito dei rumori e ho aperto la porta. Fuori c’era una bottiglia con un biglietto pieno di minacce. Ho subito chiamato la polizia”.

Insomma, il grande castello di carta si sta smontando piano piano. Ma per mettere la parola fine manca ancora il racconto di Pamela Perricciolo, l’unica al momento a non aver rilasciato dichiarazioni.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro