Sabato 20 Aprile 2024

Caso Pamela Prati, "Mark Caltagirone non esiste. Ho denunciato la Perricciolo"

La rivelazione choc di Eliana Michelazzo durante la decima puntata di 'Live - Non è la D'Urso'

Pamela Prati (Lapresse)

Pamela Prati (Lapresse)

Roma, 22 maggio 2019 – “Mark Caltagirone non esiste. Pamela Prati ha retto il gioco”. Parola di Eliana Michelazzo. L’ormai ex agente di Pamela Prati, durante la decima puntata di ‘Live – Non è la D’Urso’, racconta la sua nuova verità. Quello che era nato come un gossip relativo a un grande amore che si sarebbe coronato con le nozze e che poi è diventato un presunto matrimonio con uno sposo fantasma, adesso ha travalicato i confini della cronaca rosa per diventare un vero e proprio caso di cronaca con tanto di indagini, denunce, ipotetiche aggressioni con l’acido, furti d’identità, testimonianze, audizioni per ore davanti alla polizia.

La Michelazzo, dopo aver sostenuto la storia del matrimonio della Prati per almeno 5-6 puntate di ‘Live’, è crollata. Lo scorso 18 maggio alle 4,55 ha raccontato la sua verità in un’intervista di due ore: una confessione “sconvolgente” che ha messo fine al trio Michelazzo, Prati e Pamela Perricciolo che adesso sembra la ‘mente’ di tutto ciò. “Ho denunciato la Perricciolo” ammette la Michelazzo. “Tutto questo l’ha creato lei, non da sola” continua in riferimento alla sua collega dell’agenzia Aicos.

Ma cosa avrebbe allestito la Perricciolo? La farsa del matrimonio della Prati con tanto di adozione fantasma di due bambini. “Mark? Non esiste se non nella fantasia di qualcuno: io ho mentito quando ho detto di averlo incontrato. Quello che ho visto una sola volta di persona, e poi altre volte in video o in foto, non è l’uomo di cui si parla”. E poi: “La mia vita è andata in pezzi. Ho realizzato di essere una vittima io per prima e sto vivendo un incubo” dice l’ex manager. Il suo 'Mark Caltagirone', infatti, è il fantomatico Simone Coppi, magistrato sotto scorta con cui è stata fidanzata per 10 anni. Ma anche lui non esiste.

“L’ho incontrato solo una volta, mi scriveva cose bellissime, abbiamo fatto l’amore via web” racconta la Michelazzo alla D’Urso. “Ma in dieci anni non ti è venuto in mente che qualcuno ti stava prendendo per il c…o?” domanda la conduttrice. Non esiste neppure il cugino Danny Coppi che, secondo quanto fatto credere alla Michelazzo, è stato il fidanzato della D’Urso (ma lei non lo sapeva) per un anno. La manager ammette di aver cominciato a dubitare del suo fidanzamento con le incongruenze emerse dalla storia d’amore finta della Prati. “Io ho creduto alla situazione della Prati perché non volevo ammettere che era finto anche il mio fidanzato” aggiunge la manager. Poi, specifica: “Era tutto intenso, struggente e così reale che io sono entrata in quella realtà. Ciecamente, senza mai dubitare. Solo quello che ho sentito dire a Manuela Arcuri e Sara Varone mi ha aperto gli occhi” (anche loro corteggiate via web da immaginari Simone Coppi).

Quanto alla presunta aggressione con l’acido subita dalla Perricciolo, la Michelazzo dice: “Si è inventata tutto, questo ora l’ho capito. Ma lei piangeva, gridava, aveva paura. Io non c’ero e mi sono fidata, per me era una sorella” continua la Michelazzo evidentemente sconvolta.

L’assurda vicenda, però, non è ancora giunta al termine. “Pamela Prati è vittima e carnefice. Ha retto il gioco. Chi è il colpevole? Non lo so, non voglio saperlo” continua una disperata Michelazzo che a fine puntata scopre a chi appartengono le due utenze telefoniche con cui per dieci anni ha avuto una relazione immaginaria con il fidanzato Coppi.  

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