Martedì 23 Aprile 2024

Otto disegni di Fellini all’asta "Un tesoro: deve restare in Italia"

Bozzetti erotici e caricature all’incanto a Roma. Ma sotto vincolo ministeriale

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Una collezione di disegni irriverenti di Federico Fellini va all’asta e il Ministero della Cultura ha deciso di notificare in blocco come bene di eccezionale interesse culturale la serie di otto schizzi a carattere prevalentemente erotico, posti all’incanto da Bertolami Fine Art nella vendita di “Autografi & Memorabilia“ in programma domani, alle ore 15, a Roma.

"Il vincolo – spiega Giuseppe Bertolami, amministratore unico della casa d’aste romana – determina il divieto di esportazione e dispersione della collezione che si potrà acquistare solo in blocco e non potrà essere portata al di fuori dei confini nazionali. Abbiamo già avvertito i clienti stranieri interessati a partecipare alla gara di ritirare le loro offerte".

Il provvedimento di notifica accende i riflettori sulla nodale importanza rivestita dal disegno nel processo creativo del grande regista (1920-1993) della Dolce vita e Amarcord, che da giovanissimo eseguiva vignette pubblicate dalla rivista satirica Marc’Aurelio. Di questa sterminata produzione grafica molto è conservato ma anche molto, purtroppo, è andato perduto o è stato frammentato e per questo il Ministero ha ritenuto di particolare importanza evitare ulteriori smembramenti e dispersioni notificando il corpus di disegni posti all’asta.

Una collezione ulteriormente valorizzata dalla sua provenienza. In quel "Signor Fausto" spesso evocato nelle vignette che compongono la deliziosa raccolta, gli esperti della cinematografia felliniana non hanno infatti faticato a riconoscere la persona di Franco Ancillai, lo storico tecnico del suono di Casanova, Ginger e Fred, La Città delle donne. Per lui, fonico conteso dai più importanti registi italiani del dopoguerra, Sergio Leone compreso, Fellini aveva creato alla spicciolata quelle piccole opere su carta dal tono canzonatorio e irriverente.

Di particolare interesse, oltre a due caricature di Sergio Leone, il rapido schizzo in cui prende vita il Dottor Xavier Katzone, indimenticabile personaggio della Città delle donne (1980), un prezioso esempio della personalissima modalità felliniana di pensare e commentare un film ricorrendo all’ausilio della grafica. Il disegno occupa una delle due facciate di un foglio con istruzioni per il procedimento di missaggio scritte di proprio pugno dal regista. Il disegno fu non casualmente donato al destinatario degli appunti, vale a dire Franco Ancillai, tecnico responsabile degli effetti sonori del film. Per il momento la collezione è notificata, seguirà una proposta d’acquisto da parte dello Stato? Lo sapremo domani.

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