Mercoledì 24 Aprile 2024

Oscar 2023, delusione Italia. Ecco gli ultimi film premiati

Vince solo 'Pinocchio' di Guillermo Del Toro. Alice Rohrwacher, Lorenzo Zurzolo tornano a casa a mani vuote

Dagli Oscar 2023 l'Italia è tornata a mani (quasi) vuote. Tante le nomination che facevano ben sperare, da Alice Rohrwacher candidata per il corto live action "Le Pupille" a Lorenzo Zurzolo, nel cast di "Eo" di Jerzy Skolimowski in lizza come miglior film internazionale. All'alba del 13 marzo 2023, però, la squadra italiana è rimasta a bocca asciutta. Unica consolazione: "Pinocchio" di Guillermo Del Toro, tratto dal romanzo del 1883 di Carlo Collodi, ha vinto come miglior film d'animazione.

Alice Rohrwacher
Alice Rohrwacher

Le delusioni del 2023

Rohrwacher è stata battuta dal corto "An Irish Goodbye" di Tom Berkeley e Ross White mentre la statuetta per miglir film internazionale è stata portata a casa da "Niente di nuovo sul fronte occidentale" del tedesco Edward Berger. Niente da fare, inoltre, per Aldo Signoretti, candidato per trucco e hairstyling di Elvis di Baz Luhrmann e battuto dal team di Adrien Morot, Judy Chin and Annemarie Bradley di "The Whale" di Darren Aronofsky. Nessuna vittoria neppure per i produttori di "Tell It like a Woman", Andrea Iervolino e Lady Bacardi di Ilbe e Chiara Tilesi di We Do It Together. Il film era in gara nella categoria miglior canzone originale con "Applause" di Dianne Warren ma il brano è stato battuto da "Naatu Naatu", colonna sonora dal film indiano "RRR".

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Gli ultimi anni degli italiani agli Oscar

Sembrano lontani i tempi in cui il cinema italiano trionfava agli Academy Awards, soprattutto nella categoria miglior film straniero di cui il nostro paese detiene il primato con ben 14 statuette vinte. In realtà, anche di recente non sono mancate le soddisfazioni. Mauro Fiore, nel 2010, si è aggiudicato la miglior fotografia per "Avatar" di James Cameron, nella stessa edizione in cui Michael Giacchino, americano di nascita ma con cittadinanza italiana, ha vinto per la colonna sonora di "Up" di Pete Docter.

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Nel 2014 è stata la volta del capolavoro di Sorrentino "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino, che riconquista il primato come miglior film in lingua straniera. Tre anni dopo, è premiato il lavoro di trucco e parrucco di Giorgio Gregorini e Alessandro Bertolazzi nel cinecomic "Suicide Squad". Nel 2018, infine, il delicato e struggente "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino si aggiudica l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale firmata da James Ivory.

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