L'Orologio dell'Apocalisse 2023 segna -90 secondi: perché la fine è vicina come non mai

La guerra in Ucraina e le altre minacce per l'umanità premono sull'acceleratore. Oggi il pericolo di una catastrofe è maggiore che nel 2020, anno della pandemia Covid

L'Armageddon è un po' più vicina secondo l'orologio dell'Apocalisse, che oggi segna 90 secondi dalla fine del mondo: 10 in meno dei 100 indicati nel 2020. A rendere la catastrofe ancora più imminente è la guerra in Ucraina ma non solo. Non a caso per la prima volta il comunicato degli Scienziati Atomici è stato scritto e pubblicato non solo in inglese, ma anche in russo e in ucraino. 

Gli scienziati del Bullettin of the Atomic Scientists
Gli scienziati del Bullettin of the Atomic Scientists

Cos'è l'orologio dell'Apocalisse? 

Si tratta di un orologio metaforico che misura il rischio di una ipotetica catastrofe: il pericolo viene quantificato con la distanza temporale dalla mezzanotte, momento che segna appunto la fine del mondo.

E' stato ideato dalla rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago nel 1947, quando la fine di tutto veniva identificata con il conflitto nucleare. In piena guerra fredda l'orologio fu impostato alle 23.57, a tre minuti dalla mezzanotte. 

Dal 2007 a questa parte qualsiasi evento minaccioso per l'umanità fa andare avanti la lancetta dell'orologio virtuale. Negli ultimi anni sono stati sopratutto gli accadimenti legati al cambiamento climatico a far scorrere il cronometro. 

La massima vicinanza alla mezzanotte è stata toccata dal 2020, annus horribilis della pandemia Covid, quando per la prima volta la lancetta di minuti ha superato i 58. Ma nel 2022 la guerra in Ucraina ha spunto sull'acceleratore del tempo, riportando peraltro in auge il pericolo atomico. E allora ecco che altri 10 secondi di vita sono stati sottratti all'umanità. La distanza maggiore è stata di 17 minuti, negli anni successivi la caduta del muro di Berlino e la fine della logica dei blocchi. 

A decidere di come spostare le lancette è Science and Security Board che emette il suo verdetto ogni anni, solitamente tra la metà e la fine di gennaio.

Il ruolo della guerra 

"Viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l' Orologio dell' Apocalisse riflette questa realtà", afferma Rachel Bronson, il numero uno del Bullettin of Atomic Scientists. "Polarizzazione, tensioni e altre difficoltà hanno un impatto sulla situazione" globale "che ovviamente include le testate nucleari. Suppongo che la decisone" di spostare l'Orologio dell' Apocalisse a 90 secondi dalla mezzanotte, ovvero dalla catastrofe nucleare, "rifletta questo. La situazione non sta migliorando e abbiamo maggiori sfide". Lo ha dichiarato all'AGI il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Iaea), Rafael Mariano Grossi, reagendo alla decisione del Bollettino degli scienziati atomici. 

Al conflitto alle porte dell'Europa si aggiungon altri eventi. Ci sono il programma nucleare iraniano, gli sforzi della Nord Corea per l'atomica, l'espansione del programma missilistico cinese con le minacce conseguenti per la regione, oltre agli arsenali nucleari di India e Pakistan. "Il rischio di catastrofe oggi è più alto dello scorso anno", ha sottolineato Steve Fetter, membro del Bollettino.

La buona notizia è che "proprio perché è stato l'uomo a creare queste minacce, è anche in grado di ridurle", dice Rachel Bronson.