Mercoledì 24 Aprile 2024

Operaia di giorno, ballerina di notte Il sogno di Flashdance è una serie tv

di Barbara Berti

Era il 1983 quando Adrian Lyne portò al cinema la storia di Alex, una operaia saldatrice di giorno che passa le sue serate a ballare nei locali di Pittsburgh, inseguendo il sogno di entrare all’accademia di danza. Pur ricevendo recensioni non troppo lusinghiere, il film Flashdance ottenne il favore del pubblico incassando più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo. Oggi è un vero e proprio cult e presto sarà una serie tv.

Paramount+, il servizio di video in streaming di ViacomCBS, sta infatti lavorando all’adattamento

televisivo del film musicale. Secondo The Hollywood Reporter la nuova serie tv si concentrerebbe ancora su una protagonista che coltiva il sogno di diventare ballerina professionista; anche lei, una ragazza di colore, lavorando in un locale notturno, lotta per trovare il proprio posto nel mondo e imparare ad amare se stessa tra romanticismo, problemi economici, arte e amicizie.

Non si sa ancora chi darà il volto alla nuova Alexandra “Alex” Owen. Nel vecchio film nei panni della protagonista c’era l’allora ventenne e ancora poco conosciuta Jennifer Beals, preferita a Demi Moore. L’attrice grazie a quel ruolo raggiunse la fama mondiale, ma alle porte spalancate di Hollywood lei preferì ai tempi, e ha sempre continuato a preferire il cinema indipendente. Il suo improvviso successo la trasformò comunque in un idolo per un’intera generazione: non a caso la Beals è citata persino in Caro Diario di Nanni Moretti, e proprio in quel film del ’93 premiato per la migliore regia a Cannes, Jennifer compare – dolcissima – in un cameo.

Tra gli ultimi lavori della Beals, oggi 56 anni, c’è quel piccolo gioiello di The L Word, serie tv dedicata a un gruppo di donne – molte delle quali lesbiche – e alle loro vite, il cui sequel, The L Word: Generation Q è andato in onda l’anno scorso. Se il successo di Jennifer Beals è strettamente legato all’iconico film, quello della pellicola è dovuto anche alle musiche. Nella colonna sonora, composta dal guru della musica elettronica Giorgio Moroder, spiccano due canzoni diventate dei classici: Flashdance… What a feeling!, cantata da Irene Cara che grazie al brano ha vinto un Oscar e un Grammy, e Maniac, di Michael Sambello: anche questa canzone ottenne una nomination alla statuetta dorata.

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