Giovedì 18 Aprile 2024

"Odio la macchina da scrivere" Ma Twain la usava e ora va all’asta

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Una delle macchine da scrivere dello scrittore statunitense Mark Twain (1835-1910) sarà messa all’asta per la prima volta nella vendita dedicata al catalogo di cimeli storici organizzata da Heritage Auctions, con sede a Dallas, in Texas, mercoledì 22 febbraio. Si tratta di una Williams n. 6, che reca il numero di serie 39327: sarà offerta con una stima di partenza di 15 mila dollari. Custodita per lungo tempo dagli eredi dello scrittore e poi da essi regalata a persone di fiducia, la macchina per scrivere fu usata da Twain dal 1908 fino alla sua morte, quando ormai lo scrittore aveva ampiamente superato l’antipatia per quel nuovo marchingegno. Il rapporto di amore-odio che Twain aveva con le macchine da scrivere è ben documentato. L’autore di Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn si inacidì nei confronti di questi apparecchi – acquistò il primo nel 1874 – che secondo lui erano "pieni di capricci, pieni di difetti – diabolici".

Era così fermo nella sua avversione che fece un ulteriore passo avanti in una lettera alla Remington Company il 10 marzo 1875, poco dopo l’inizio della commercializzazione del dispositivo, rifiutando fermamente di prestare il suo nome a un testimonial. "Vi prego di non usare il mio nome in alcun modo – scrisse – Vi prego di non divulgare nemmeno il fatto che possiedo una macchina. Ho smesso del tutto di usare la macchina da scrivere, perché non sono mai riuscito a scrivere una lettera con essa a qualcuno senza ricevere una richiesta di ritorno che non solo descrivesse la macchina, ma dichiarasse i progressi che avevo fatto nell’usarla, ecc. Non mi piace scrivere lettere, e quindi non voglio che si sappia che possiedo questo piccolo scherzo della curiosità".

"Nonostante l’avversione, Twain fu uno dei primi autori a possedere una macchina da scrivere e alla fine si appassionò – afferma Sandra Palomino, direttore Historical Manuscripts presso Heritage Auctions – Nel 1883 divenne uno dei primi autori a battere a macchina un manoscritto quando consegnò al suo editore una copia dattiloscritta di Life on the Mississippi".

Verso la fine della sua vita, Twain (vero nome Samuel Langhorne Clemens) acquistò la macchina da scrivere Williams n. 6 che ora va all’asta. L’azienda la produsse dal 1904 al 1909, ma il numero di serie di questo esemplare ne fa risalire la fabbricazione al 1908. I Twain si trasferirono a Stormfield, l’amata villa a Redding, nel Connecticut, nella primavera di quell’anno.

Questo modello segnò anche un significativo miglioramento rispetto alle prime macchine, perché il suo design consentiva al dattilografo di vedere il testo mentre veniva scritto, grazie al meccanismo “a cavalletta” che spingeva la barra dei caratteri verso l’alto quando veniva battuto il tasto. La macchina fu regalata dalla figlia di Twain, Clara, a Harry B. Iles, sovrintendente e custode di Stormfield, per ringraziarlo dei suoi anni di servizio.

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