Mercoledì 24 Aprile 2024

Chi abita in campagna è più robusto

I residenti in aree rurali sono portati a ingrassare. Magri in città, ricerca inglese

La popolazione delle campagne è più a rischio di obesità rispetto a quella delle città

La popolazione delle campagne è più a rischio di obesità rispetto a quella delle città

La percentuale di obesità è cresciuta nella maggior parte dei paesi proporzionalmente all'aumento della popolazione che vive nelle città. Questo ha portato i più a credere, per anni, che il motore dell’aumento globale dell’indice di massa corporea fosse proprio l’urbanizzazione. E invece, a contraddire questa teoria, arriva una ricerca dell’Imperial College London pubblicata su Nature, secondo cui oltre il 55% dell’aumento di peso a livello globale sarebbe concentrato nelle aree rurali. Proprio nelle campagne, infatti, c’è stato un incremento di peso di 2,1 kg a persona in meno di 30 anni. Nelle metropoli, invece, non si oltrepassano gli 1,6 kg in più a testa. L’OBESITÀ CRESCE IN CAMPAGNALo studio inglese è stato condotto sulla base di 2.009 analisi scientifiche focalizzate su altezza e peso di più di 112 milioni di adulti. L’obiettivo era quello di analizzare lo sviluppo dell’indice di massa corporea a livello nazionale e globale dal 1985 al 2017. Un indice di massa corporea “normale” rientra generalmente fra i valori 18,5 e 24,9. Se cresce fino a 29,9, allora si parla di sovrappeso. Oltre i 30 è obesità. Ebbene, il corpo umano si sta avvicinando sempre più a 30, rivela lo studio. Ma questo avviene soprattutto tra i residenti delle campagne, più che tra chi vive in città. PERCHÉ IL PESO AUMENTA PIÙ IN CAMPAGNA CHE IN CITTÀIl grande pregiudizio del passato era che nelle zone rurali si vivesse di terra, cibo sano e lavoro manuale e che i residenti delle città, al contrario, facessero abuso di prodotti trasformati, lavorando in uffici e con routine comunque sedentarie. Non è proprio così, spiega la ricerca. Soprattutto nei paesi a medio e basso reddito, la realtà delle aree rurali è ben lontana da uno stile di vita sano e naturale. Solo il 3% della popolazione lavora attivamente i campi. Il lavoro è ormai quasi sempre automatizzato, mentre cala la necessità di dispendio energetico e, al contempo, il cosiddetto cibo spazzatura è disponibile e a buon prezzo praticamente ovunque. In questo senso il gap fra i tassi di crescita della popolazione in sovrappeso si sono ridotti fra campagna e città, anzi si sono invertiti. Unica eccezione all’interno di questo trend, le donne dell’Africa sub sahariana.
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