Nuova sfida di SuperSimo: "Maltratterò i vip"

La Ventura in prima serata su Raidue con “Game of Games“, dal format americano della DeGeneres. "Ellen mi ha fatto i complimenti"

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di Beatrice Bertuccioli

Dice che le piace rischiare, buttarsi a capofitto nelle cose, e poi si vedrà. Andare sul sicuro, è un’opzione non contemplata. Non fa per lei. "Mi spengo come una candela", si intristisce Simona Ventura al solo pensiero. E allora eccola pronta a tornare, SuperSimo, appellativo che le calza a pennello, per lanciarsi in una nuova avventura. Superato anche il Covid, che le ha impedito di partecipare all’ultima serata del Festival di Sanremo, da mercoledì 31 marzo, conduce in prima serata su Raidue, Game of Games – Gioco Loco, adattamento italiano del format americano ideato e portato al successo da Ellen DeGeneres, che si è congratulata in un video con la Ventura per il modo in cui ha fatto suo questo game-show. Sei serate di giochi e intrattenimento registrate prima di Natale a Lisbona.

Simona, un ritorno importante, in prima serata.

"È un programma che mi ha entusiasmata fin dall’inizio, anche per la libertà che mi è stata lasciata di poter improvvisare, di inventare al momento presentazioni e battute".

Com’è stato registrare a Lisbona?

"C’era un entusiasmo generale tra noi, già solo per il fatto di essere fuori dall’Italia. Dopo tanti mesi di pandemia e restrizioni, sembrava un po’ come essere in gita scolastica".

Come ha adattato il format americano?

"Non solo in America ma anche nei tanti altri Paesi in cui è stato proposto, i partecipanti erano tutte persone comuni. Ma io mi trovo più a mio agio a maltrattare i vip. Quindi, in questa nostra versione c’è una squadra di 6 vip al servizio di 12 persone comuni e lottano per loro, per aiutarle a vincere il montepremi finale. È un programma divertente, molto leggero, in cui la conduzione conta tantissimo, e per questo ho subito accettato con entusiasmo. Spero che sia il mio progetto anche negli anni a venire, questo almeno sarebbe il mio più grande desiderio".

Ha vagato molto, da Rai a Mediaset a Sky, ora di nuovo a Raidue, forse un po’ la sua casa.

"Ho fatto dei voli pindarici, però i grandi amori non finiscono. Le esperienze che ho fatto dopo essere andata via dalla Rai nel 2011 le rivendico tutte, perché tutte mi sono servite. Ho fatto scelte buone e scelte cattive, e col senno di poi, qualcosa avrei anche potuto non farla. Quando ho lasciato la Rai avevo dei figli adolescenti, e quindi ho cercato di frenare sul lavoro e dedicarmi di più alla famiglia. Dal 2019 sono tornata in Rai e mi fa molto piacere che il direttore di Raidue, Ludovico Di Meo, pensi a me per nuovi format".

Le piace sperimentare?

"In passato ho fatto quasi tutto, una sfilza di programmi che ho sempre nel cuore. Non rinnego nulla ma adesso mi piace essere il battistrada di nuovi format, naturalmente belli, e in cui la conduzione giochi un ruolo importante".

Rischio di flop o figuracce?

"Mi piace rischiare, cadere, rialzarmi. Non sono mai doma. Ho bisogno di essere sempre sollecitata dal rischio, altrimenti mi spengo come una candela. Le cose facili non mi sono mai piaciute. In ogni caso, questo programma non ha la pretesa di essere educativo, è solo divertimento, pura evasione, e credo che il pubblico abbia bisogno anche di questo. In ogni caso ho sempre avuto un piano ‘b’ e ce l’ho anche adesso. Guardo al mondo digitale e ho già grandi progetti".

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