ELETTRA BERNACCHINI
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Now And Then: la magia dei Beatles rivive in un’ultima canzone

Una demo di John Lennon degli Anni 70, la chitarra di George Harrison del 1995, il basso di Paul McCartney e la batterie di Ringo Starr di oggi: ritornano i Fab Four grazie all’aiuto della tecnologia

I Beatles nel 1975 (Afp)
I Beatles nel 1975 (Afp)

Roma, 2 novembre 2023 – La tecnologia ha compiuto l'ennesima magia: esce oggi ‘Now And Then’, l'ultima canzone dei Beatles scritta e cantata da John Lennon e musicata da Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. Sono i Fab Four di oggi e di ieri, riuniti in un brano che funziona come una capsula spazio-temporale in cui voci e musica sono originali. Domani (mercoledì 3 novembre) alle 15 ora italiana, nel canale YouTube ufficiale della band, uscirà anche il relativo videoclip musicale diretto da Peter Jackson, alla sua prima prova in un progetto del genere. Il regista due volte premio Oscar è anche tra i protagonisti del documentario di 12 minuti ‘Now and Then – The Last Beatles Song’, realizzato da Oliver Murray, in cui viene raccontata la genesi di questa canzone miracolosa. "Fare buona musica in una band – spiega McCartney all'inizio del corto – è un fatto di alchimia. Il modo in cui le nostre quattro diverse personalità si sono unite nei Beatles è stata una cosa molto speciale".

Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr insieme in studio nel 1994
Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr insieme in studio nel 1994

La demo

Tutto ha inizio alla fine degli Anni 70 quando Lennon, pur essendosi ormai allontanato dal gruppo, trascorreva le giornate in casa al Dakota Building a New York registrando alcune demo con voce e pianoforte. Questo materiale, passato in mano a Yoko Ono dopo la morte di John nel 1980, comincia a trovare il suo posto nell'universo dei Beatles vent'anni più tardi. "Se dovessimo fare qualcosa, noi tre, per quanto interessante potrebbe essere - dice nel documentario George Harrison, mancato nel 2001 - sarebbe ovvio avere con noi anche John. Stavo parlando con Yoko che mi disse: 'Ah, penso di avere una sua cassetta'". Da qui, nel 1995 e 1996, vennero sviluppati i singoli “Free As A Bird” e “Real Love”, confluiti poi nel progetto The Beatles Anthology, ma per "Now And Then" la tecnologia non era ancora matura abbastanza per permettere la necessaria pulizia del nastro.

 

La tecnologia giusta

La svolta è arrivata nel 2021, proprio grazie a Peter Jackson al suo incredibile lavoro di restauro per la docu-serie ‘The Beatles: Get Back’. Utilizzando la tecnologia audio Machine Learning della WingNut Films, Jackson era riuscito infatti a isolare strumenti, cantati e singole voci dei Fab Four contenuti nei filmati e nelle tracce a disposizione. La domanda è sorta quasi automaticamente: perché non provare a fare la stessa cosa con la demo di “Now And Then”? Recuperata la registrazione originale, il team di Jackson guidato da Emile de la Rey è riuscito a separare la voce di John Lennon dal suono del pianoforte, mantenendo intatte la limpidezza e l'integrità della performance vocale.  

Il tocco finale

Nel 2022 Paul e Ringo hanno infine ripreso in mano la situazione per concludere il lavoro. Sulla voce di John è stata aggiunta la linea di chitarra elettrica e acustica registrata nel 1995 da George Harrison. Starr ha registrato una nuova parte di batteria e McCartney ha fatto lo stesso con il basso, il piano, accordandosi alla suonata originale di John, e la chitarra, aggiungendo un assolo in omaggio a George. I cori sono stati cantati sempre da Ringo e Paul e quest'ultimo, ai Capitol Studios di Los Angeles, ha supervisionato anche la registrazione di un arrangiamento d'archi scritto insieme a Giles Martin e Ben Foster. Ciliegina sulla torta, i backing vocals provenienti dalle registrazioni originali di ‘Here, There And Everywhere’, ‘Eleanor Rigby’ e ‘Because’, intessuti nella nuova canzone.  

Videoclip

Sfida altrettanto complicata è stata quella per il videoclip in uscita il 3 novembre. "Non avevo mai realizzato un videoclip musicale prima – racconta Peter Jackson - e non riuscivo a immaginare come avrei potuto anche solo iniziare a crearne uno per una band che si era sciolta più di 50 anni fa, che non aveva mai cantato dal vivo la canzone e in cui metà dei suoi membri non era più tra noi". Ma, ancora una volta, con i Fab Four la magia è dietro l'angolo. Paul McCartney e Ringo Starr hanno fornito al regista immagini di loro due durante le esibizioni, la Apple ha riportato alla luce oltre 14 ore di girato delle sessioni di registrazione del 1995, compreso ii lavoro di Paul, George e Ringo a una prima versione di "Now And Then". Sean Ono Lennon e Olivia Harrison hanno messo a disposizione altri video inediti e infine sono stati recuperati alcuni secondi di un'esibizione dei Beatles in tuta di pelle, il "primo filmato conosciuto della band mai mostrato in precedenza".  

Anche John Lennon avrebbe approvato

"Eccola lì, la voce di John, chiara e limpida", dice Paul McCartney nel documentario di Murray. "Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023". Ad allontanare gli eventuali timori rispetto all'uso dell'IA ci ha già pensato il figlio di John Lennon, Sean. "È come se tutto questo fosse stato scritto nel destino – ha affermato –. A mio padre sarebbe piaciuto, perché non ha mai avuto paura di sperimentare nuove tecnologie di registrazione". Ne è convinto anche McCartney: "È qualcosa che non dovevamo fare? Ci ho pensato, poi mi sono detto che se avessi avuto la possibilità di chiedere a John 'Ti andrebbe se finissimo questa tua ultima canzone?', lo posso assicurare, so che avrebbe risposto 'Sì!'".

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