Venerdì 19 Aprile 2024

"Non ho l’età è ancora il canto dell’Europa"

Gigliola Cinquetti sabato all’Eurovision Song Festival di Torino riproporrà il brano che le fece vincere, appena sedicenne, Sanremo 1964

di Andrea

Spinelli

Lo definisce il suo “triplete”. Effettivamente a Gigliola Cinquetti vincere nel giro di pochi mesi Festival di Castrocaro, Sanremo ed Eurovision Song Contest cambiò la vita. Sabato prossimo l’interprete veronese, che all’anagrafe si chiama Giliola, approda a Torino per ricantare sul palco dell’Esc quella Non ho l’età (per amarti) con cui nel 1964 alla Tivolis Koncertsal di Copenaghen portò l’Italia sul tetto d’Europa. L’evidenza dei numeri, 49 punti contro i 17 del secondo classificato, l’inglese Matt Monro, ribadisce ancora oggi che non ci fu gara.

Signora Cinquetti, che tempi erano?

"Noi ragazzini ci sentivamo il mondo fra le mani. Il tempo avrebbe fatto poi giustizia e fuoriclasse del passato sarebbero tornati ad essere tali, ma per un decennio giovani donne come me, Françoise Hardy, Sylvie Vartan, Catherine Spaak, Stefania Sandrelli rappresentarono una vera e propria ondata di rinnovamento. Proposi addirittura alla Rai un programma televisivo intitolato Le ragazze europee per parlare di questa rivoluzione femminile".

Affermavate un modello di donna?

"Quello della spilungona bellissima così diversa rispetto alla maggiorata tanto in voga a quei tempi. Una giovane donna che autoproduceva la propria immagine in contraddizione totale con i canoni e i desiderata maschili, ma capace lo stesso di attirare ed egemonizzare i desideri".

È vero che se fosse stato per la sua casa discografica avrebbe inciso dischi col nome Claudia Cinquetti?

"Vero. Dissero che Gigliola sembrava un po’ troppo liliale, finto, e allora dissero: cerchiamone uno finto che sembri vero. Grazie alla vittoria di Castrocaro, però, uscirono due o tre articoli su di me e alla casa discografica capirono che ormai era stato ‘focalizzato’ dai media".

Quando al suo secondo Eurovision arrivò alle spalle degli Abba, si rese conto che quel gruppo stava cambiando la storia della manifestazione?

"Sinceramente, no. Anche perché credo che il quartetto svedese abbia poi inciso canzoni migliori di Waterloo. Tant’è che nei concerti raccontando la storia di quella piccola sconfitta in quel di Brighton preferisco interpretare la loro bellissima The winner takes it all".

Che cosa ricorda?

"Faticando a pronunciare il mio nome, i critici inglesi mi chiamavano ‘the italian lady’ dicendo che la mia canzone era ‘too good to win’ preferendola ad altre più ‘commercial’ e per palati facili come Waterloo. Furono clamorosamente smentiti. Romano Prodi mi ha appena inviato il suo ultimo libro, una raccolta d’immagini che raccontano l’Europa tra cui c’è pure una mia foto di allora con gli Abba".

Era la primavera del ’74 e il titolo del pezzo, Sì, indusse la Rai a spostare di diverse settimane la data di messa in onda del programma nel timore che influenzasse la consultazione referendaria sul divorzio.

"Ci rimasi male. Ma rimasi male delle scelte Rai già in Inghilterra quando capii che l’azienda aveva un’unica preoccupazione: la mia vittoria. Nel caso, infatti, avrebbe dovuto accollarsi la produzione del Festival l’anno successivo e questa era considerata una specie di iattura. Evidentemente al tempo l’Eurovision in Rai era vissuto così".

Tra Gigliola e i Måneskin, c’è mezzo secolo di storia italiana.

"Essere italiani è un gran privilegio. E penso che pure i Måneskin siano orgogliosi di portare la nostra estetica all’interno di una musica universale come il rock".

Nel corso della carriera ha inciso canzoni di Ciampi, Jannacci, Guccini, Vecchioni, però è rimasta sempre l’ex ragazzina di Non ho l’età (per amarti). Dispiaciuta?

"No, perché vuol dire che quella ragazzina era più forte di tutte queste altre cose messe insieme. Quello che al tempo avrebbe potuto apparirmi un limite, oggi lo vivo come un dono. Da artista cos’altro posso desiderare oltre a ricantare il mio più grande successo dopo 58 anni davanti ad una platea immensa come quella dell’Eurovision?"

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