Mercoledì 24 Aprile 2024

Nirvana, respinta la causa intentata dal bambino di 'Nevermind'

A 30 anni di distanza dal celebre scatto, Spencer Elden ha accusato la band di sfruttamento sessuale e chiesto un risarcimento: il tribunale gli ha dato torto

Dettaglio della copertina di 'Nevermind' - Foto: DGC Records

Dettaglio della copertina di 'Nevermind' - Foto: DGC Records

Un giudice della contea di Los Angeles ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata dal 31enne Spencer Elden, fotografato quando aveva solo quattro mesi in una piscina, mentre inseguiva una banconota da un dollaro attaccata a un amo. Quell'immagine è diventata la celeberrima copertina dell'album 'Nevermind', pubblicato dalla band dei Nirvana nel 1991. Per un certo periodo Elden sembrava essere felice della cosa. Poi, a fine agosto del 2021, si è rivolto al tribunale, sostenendo di essere stato vittima di pornografia infantile e di sfruttamento sessuale, e chiedendo un risarcimento di 150mila dollari. Il tribunale gli ha dato torto. Il ricorso era parso sin da subito difficile. Intanto perché Elden aveva dichiarato, in passato, che quello scatto gli aveva aperto alcune porte nel mondo del lavoro. E anche perché l'aveva ricreato lui stesso, quando aveva 10, 20 e 25 anni (però indossando un costume e non invece con i genitali in vista). Ciononostante Spencer Elden aveva chiesto un risarcimento, sostenendo di avere subito disagi e perdite economiche. Il suo avvocato aveva anche sostenuto che l'inclusione della banconota da un dollaro, aggiunta dopo lo scatto, faceva sembrare il minore "come una prostituta". Eppure le foto di neonati, non esplicitamente sessuali, per la legge statunitense non sono automaticamente considerate pedopornografia. E la foto era stata regolarmente pagata, a suo tempo: non una cifra enorme (200 dollari), ma nemmeno scandalosa tenendo conto che in quel momento i Nirvana non erano particolarmente famosi: proprio 'Nevermind' li trasformò in un fenomeno globale, con oltre 30 milioni di copie vendute nel mondo. Alla fine, il ricorso è stato respinto perché per i termini di legge è passato troppo tempo per affermare che c'è stato uno sfruttamento. Spencer Elden ha annunciato l'intenzione di fare ricorso, ma non è detto che lo farà sul serio. Nessuno degli imputati chiamati in causa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: non il fotografo Kirk Weddle e nemmeno gli ex Nirvana Dave Grohl e Krist Novoselic, l'amministratore del patrimonio di Kurt Cobain o l'ex moglie di Cobain, Courtney Love.

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