Giovedì 25 Aprile 2024

"Nel cielo sopra i rave io trovo Kant" Stile Tananai: amore e filosofia

Migration

di Andrea Spinelli

Dice che il consiglio più importante gliel’ha dato il filosofo Stefano Bonaga, incontrato per caso in un bar di Bologna. "Nella vita sii sempre Tananai, non interpretarlo mai". E lui Alberto Cotta Ramusino, in arte, appunto, Tananai, ha fatto tesoro di quelle parole tatuandosi sulla pelle Rave, eclissi, suo primo album d’inediti in uscita oggi per capitalizzare la popolarità che gli ha riservato lo scorso febbraio quel (benedetto) ultimo posto a Sanremo con Sesso occasionale.

"Non riesco a ragionare troppo sulle cose perché se lo faccio mi perdo" dice il cantautore milanese, 27 anni, in tour a primavera con tappe pure a Firenze il 6 maggio e a Milano il 18. "Quindi nello scrivere canzoni sono molto libero e istintivo, che compongo ragionando da produttore, ovvero già col “vestito“ giusto e non penso ad arrangiarla in un secondo momento. Se tolgo alla mia musica la spontaneità, l’istintività è finita".

Partiamo dalla canzone che intitola l’album.

"Con Rave, eclissi mi sono dedicato una ninnananna. Da piccolo mi facevano paura perché le associavo all’abbandono, al fatto che mia madre me le cantava per farmi addormentare e lasciarmi. L’ho scritta per la mia ragazza. Mi vuole bene e questo è stato il primo modo di comunicarle quel che provo. Amo molto, infatti, sia i rave che le eclissi".

Perché?

"Il rave a cui ho pensato non è quello illegale, ma una situazione in cui la musica ti fa viaggiare liberando il linguaggio del corpo dai codici e dalle convenzioni quotidiane. La stessa sensazione che ho provato guardando l’eclissi coi miei amici, eravamo in gruppo ma ognuno solo con sé stesso quasi schiacciato dall’immensità di quell’universo che ti spinge a guardarti dentro per provare a conoscerti un minimo. Un po’ quel “cielo stellato sopra di me e la legge morale in me“ di kantiana memoria".

Dei rave ultimamente si è parlato molto.

"Una maledizione cinese dice: che tu possa vivere tempi interessanti. Ma è anche vero che nei tempi interessanti si evolve e ci so conosce meglio. Forse sui rave è stata presa una decisione repentina dettata un po’ troppo dall’ansia di prestazione dall’istintività del momento. E sebbene consideri l’istinto un alleato del nostro vivere, penso che per decidere su questo argomento del genere si dovesse partire da un dialogo. Concordo sui motivi di sicurezza, meno sulle motivazioni, dietro cui trovo una retorica un po’ da bar".

Quando le è passato davanti il treno che non si può perdere?

"Quella famosa linea d’ombra di cui parla Conrad (l’autore preferito di mio padre che, proprio per questo, non ho mai letto), penso di averla superata nel momento in cui Amadeus m’a annunciato tra i vincitori di Sanremo Giovani perché ho avuto chiara la sensazione che nella mia vita stesse accadendo qualcosa di grosso (porta addirittura il video della proclamazione come meme nel telefonino - ndr)".

Ma ad Amadeus un pezzo gliel’ha mandato?

"Anche se siamo al 25 novembre, un po’ di tempo per mandarglielo ancora ce l’ho".

Sì, vabbé. Nel disco c’è Ariete. E a Sanremo, nel caso, con chi le piacerebbe cantare?

"Con un grandissimo come Renato Zero. Anche se il sogno sarebbe stato, forse, Battiato".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro