Una filiera completa e controllata, dalla materia prima al prodotto finito. Per realizzare quello che fino a poco tempo fa appariva solo come un sogno: riuscire a realizzare una collezione intera di cashmere democratico. La svolta è arrivata da Falconeri, brand di maglieria pregiata del Gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi, del quale è responsabile stile Giulia Sartini a capo di tutto lo staff creativo. Lo stabilimento è ad Avio, nel sud del Trentino Alto Adige, ma a soli 50 chilometri da Verona dove c’è il quartier generale del Gruppo. È proprio qui che accade la magia, quell’incanto di artigianalità squisitamente italiana che trasforma il cashmere in fibra grezza in filati di eccezionale raffinatezza prima, e in capi preziosi ma a prezzi davvero democratici. Il tutto rispettando l’ambiente, la natura e le persone.
Quattro le fasi produttive. Prima di tutto la selezione delle materie prime, scelte direttamente in Mongolia e Inner Mongolia senza l’intervento di intermediari, in modo da mantenere i costi sotto controllo. Il Superior Cashmere Falconeri prende vita dalla filatura “Duvet”, la peluria più sottile e pregiata delle capre Hircus. Da qui il fiocco di cashmere e giunge in Italia, a Biella, dove viene trasformato in filo. I rocchetti vanno poi ad Avio, per essere trasformati in capi eleganti e senza tempo. Innovativa la produzione che avviene attraverso l’utilizzo delle Shima Sheiki, macchine da maglieria altamente computerizzate che permettono realizzazioni su ampia scala ma uniche.
Eva Desiderio
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