
Che cosa significa il titolo del film con Julianne Moore e Natalie Portman, May December? "È un modo di dire tutto americano – spiega il regista Todd Haynes – Si dice quando in una relazione c’è un’enorme differenza di età: una persona è giovanissima – maggio, appunto – e l’altra no: è dicembre". Poi fa una pausa e dice: "Magari, in Francia sarebbe ‘Le Macron’?..." Battuta più che audace, in terra di Francia, dove il presidente francese Emmanuel Macron è sposato con una donna di 25 anni più anziana di lui. C’è una enorme, scandalosa differenza di età al centro di May December, presentato in concorso a Cannes, e accolto con molto entusiasmo, oltre sei minuti di applausi.
Julianne Moore interpreta una donna che si è innamorata, anni prima, di un ragazzino che aveva 13 anni. Lei ne aveva 36. Scoperti, seguono scandalo, il carcere per lei, i titoli dei tabloid tutti contro di lei, già moglie e madre. Ma dopo più di vent’anni, i due sono ancora insieme, i figli che hanno avuto quando lui era minorenne adesso stanno per fare la maturità. E nella loro casa – nella loro vita – irrompe un’attrice, interpretata da Natalie Portman. Che, in un film, racconterà proprio quella storia. E va in quella casa, a cercare di afferrare i motivi, il senso e la ragione di quel desiderio, di quella relazione.
"Per me era straordinario far parte di un film con due personaggi femminili così complessi, così pieni di conflitti – dice Natalie Portman, che del film è anche produttrice – La complessità, le aree grigie sono le più interessanti. Ma la scena più difficile, e più emozionante, è stata quella in cui siamo davanti allo specchio".
Lì Julianne Moore trucca Natalie Portman, con le stesse tinte, gli stessi fondotinta che usa lei. A un certo punto, mentre si guardano allo specchio, quello che guardano davvero siamo noi. "È un film pericoloso da guardare, perché ci dice che non sappiamo quali sono i limiti da non valicare – dice Julianne Moore – Perché una differenza di età è una cosa: una relazione fra una persona adulta e un bambino è un’altra". La trasgressione di lei è così enorme che il personaggio interpretato da Julianne Moore cerca di seppellirla, raccontandosi che sia stato lui, tredicenne, ad avere un ruolo dominante, a sedurre lei. "Tutti neghiamo di aver desiderato o fatto certe cose – dice Todd Haynes – E tutti reprimiamo alcuni dei nostri desideri più profondi: è così che la nostra civiltà riesce a reggersi in piedi".