Mercoledì 24 Aprile 2024

Festa dei nani da giardino, il doodle di Google. Gioco interattivo: la catapulta

La storia dei nanetti realizzati in Turingia. Negli anni '90 è nato il Fronte di Liberazione che riporta i nanetti a casa, ossia nei boschi

Google celebra con un doodle la festa dei nani da giardino

Google celebra con un doodle la festa dei nani da giardino

Berlino, 10 giugno 2018 - Oggi si celebra la "Festa dei nani da giardino", una giornata dedicata alle piccole statue che popolano i giardini e i cortili soprattutto in Germania, dove i nanetti col cappello rosso si chiamano Gartenzwerg e sono tanto amati da avere - appunto - una giornata dedicata a loro.

E anche Google vuole ricordare la data sul calendario, con un divertente doodle da cui si accede a un gioco interattivo, preceduto dalla storia dei nanetti tanto amati dai tedeschi:  "Nel XIX secolo in Germania, precisamente nella Turingia, i nani da giardino venivano scolpiti a mano da abili artigiani. In seguito vennero usati degli stampi per la loro realizzazione – si legge nel doodle - Questi stampi venivano riempiti di argilla di ottima qualità che, grazie al calore di una fornace, veniva indurita e resa più resistente. Questi modelli venivano poi magnificamente dipinti a mano per poter decorare e proteggere tutti i giardini del mondo!".

Poi l'appello: "Vuoi decorare il tuo giardino? Cominciamo!". Il gioco è semplice: cliccando si può lanciare il nanetto con una catapulta, totalizzando tanti più punti quanto più lontano riesce a lanciarlo. 

Sui nani da giardino si moltiplicano le curiosità. Qualche esempio? Nel 2010 il comune di Furore, sulla costiera amalfitana, ha disposto il divieto di esporre i nani da giardino con la motivazione che "alterano l'ambiente naturale". E in Francia, intorno alla metà degli anni '90, è nato addirittura il  Fronte di Liberazione Nani da Giardino, un movimento goliardico che ha lo scopo di liberare i nani e riportarli a casa, ovvero nei boschi. I liberatori dei nanetti sostengono che le buffe statuine, essendo completamente indifese, possono cadere preda di persone malvagie che li imprigionano nei loro giardini. Essendo i nani creature nate nei boschi, soffrono enormemente nel dover vivere intrappolati nei giardini, costretti a sorridere e ad essere ammirati. La tradizione vuole che i nani, una volta 'liberi' nei boschi, ricambino la ritrovata gioia portando fortuna al loro liberatore. 

In Italia i liberatori dei nani non si limitano a riportarli  nel bosco, ma provvedono anche a liberare le loro anime dalla prigione in gesso in cui sono racchiuse, rompendoli (ed evitando così una nuova cattura).

In Germania poi è sorto il Fronte per L'Olocausto dei nani, un movimento simile ma più cruento,  volto all'eliminazione dei nani da giardino anziché alla sola liberazione. Spesso sono protagonisti di atti clamorosi, quali ad esempio il sequestro, la decapitazione e l'esposizione pubblica dei nani rapiti.

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