Martedì 23 Aprile 2024

Museo Bud: anche i crucchi mangiano fagioli

Apre nel pieno centro di Berlino il “Museum” dedicato a Pedersoli: foto, manifesti, macchine e una statua a grandezza naturale

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di Roberto

Giardina

I bambini tedeschi amano nell’ordine gli spaghettibolognese, scritto di seguito, Bud Spencer e Terence Hill, e la pizza. I genitori anche, magari alla pari con i würstel. La coppia italiana degli spaghetti western è stata amata, e non dimenticata, da un paio di generazioni, prima e dopo il "muro". A cinque anni dalla scomparsa di "Piedone", cioè Carlo Pedersoli, nel 2016 a 86 anni, si aprirà il 27 giugno a Berlino il "Bud Spencer Museum", con in mostra oggetti, foto, manifesti. L’esposizione in pieno centro nel palazzo Römischer Hof sulla Unter den Linden, il viale che parte dellla Porta di Brandeurgo, doveva essere inaugurata nell´estate del 2020, ma è stata rimandata a causa del Covid. Si spera che fra tre mesi si sia fuori dal lockdown.

Su 500 metri quadrati i pezzi esposti saranno centinaia, oltre alcuni costumi di scena, locandine, e i fotogrammi ingigantiti delle scene più famosi, anche la VW Buggy rossa e gialla e la Ford escort MK1 del film …altrimenti ci arrabbiamo e il flipper di Pari e dispari. All’ingresso troneggerà una statua di Bud Spencer, come quelle del museo delle cere, a grandezza naturale, alta un metro e 92. Forse si farà in tempo a riprodurre anche quella di Terence Hill, dieci centimetri in meno del gigantesco compagno.

I film della coppia vengono trasmessi quasi ogni settimana da qualche canale tv, pubblico o privato. E sono tra i pochi ammessi anche nel pomeriggio, quando non vanno in onda film con scene di violenza non adatte ai bambini. La violenza non è reale, scrivono i critici tedeschi, i pugni di Bud e Terence non fanno male, come in un fumetto.

Il napoletano Pedersoli non è stato solo un attore di successo, aveva più di un talento, era anche inventore, produttore, cantante, compositore, scrittore, pilota e fondatore della compagnia aerea Mistral Air, Nessuna delle sue molteplici attività verrà dimenticata, e una sala sarà dedicata al Pedersoli campione di nuoto: partecipò alle Olimpiadi del 1952 e 1956, e fu primatista italiano per lo stile libero, il primo a nuotare i cento metri sotto il minuto, e la rana. Fece parte anche della nazionale di palla a nuoto. A Berlino si potranno vedere le coppe e le medaglie vinte, e l´accappatoio indossato ai Giochi di Melbourne.

Nel ristorante del museo si gusteranno i piatti tipici dei suoi film, niente spaghetti ma i fagioli in padella con il lardo amati dai cow boys, le pannocchie di granoturco arrostite e cosparse di burro fuso. Specialità adatte alla taglia di Bud, che pesava 125 chili, ma di muscoli, non di grasso. Nel ’67, per il film Dio perdona… io no, scelse uno pseudonimo, e spiegò: "La mia birra preferita era la Budweiser e il mio attore era Spencer Tracy".

A Berlino, Terence Hill farà da spalla, ma spera di venire all´inaugurazione, ed è probabile che riapra presto il museo a suo nome a Dresda. Mario Girotti compirà 82 anni a fine marzo, ed è legato alla città tedesca. Il padre era umbro, la madre Hildegard Thieme tedesca. Nel ’43 il piccolo Mario, nato a Venezia, seguì la madre a Dresda, dove vivevano i nonni. In Germania andò alle elementari, imparò a leggere e scrivere in tedesco, che considera ancor oggi la sua lingua madre.

La famiglia sopravvisse quasi per miracolo ai bombardamenti alleati dal 13 al 15 febbraio del ´45. I morti furono trentamila, forse di più, la cifra esatta non fu mai accertata.

Mario tornò in Italia nel ’47, e solo dopo la caduta del "muro" poté andare a Dresda a rivedere i luoghi dell´infanzia. Quando fu obbligato a prendere un nome d’arte come Pedersoli, scelse Terence Hill, con le iniziali della madre. Oggi vive a Gubbio, la città del padre. Da dicembre del 2019 è stata aperta a Dresda la "Gelateria Girotti-Terence Hill Saloon". Perché no un museo per Terence o Mario, quasi un tedesco?

(Bud Spencer Museum - Unter den Linden 10 - aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 adulti 12 euro, ridotti 10, bambini 8; si prenota anche sul sito www.budspencer-museum.com).

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