
Il cineasta in concorso con “La trama fenicia“ celebra i suoi attori-feticcio e lancia una nuova star. Protagonista del film è Mia Threapleton, figlia di Winslet: "Kate mai diva in casa, solo una mamma".
Il nuovo film di Wes Anderson, The Phoenician Scheme approda in concorso a Cannes. E lui arriva sulla Croisette in un bus popolato di star, i protagonisti del suo film. "Meglio così che arrivare con diciassette auto separate, no? Avremmo bloccato tutto il traffico". Al Grand Théatre Lumière, alla fine, tanti applausi: e la protagonista, Mia Threapleton, è visibilmente commossa.
È la figlia ventiquattrenne di Kate Winslet, la Rose di Titanic, l’attrice Oscar per The Reader. Per Mia, che da piccola voleva fare la biologa marina, è il primo grande ruolo: nel 2000 aveva interpretato un film italiano, Shadows di Carlo Lavagna, uscito direttamente su piattaforma causa pandemia. "Ho riletto giorni fa il diario di quando avevo tredici anni", confessa alla stampa. "C’era scritto: “Ho visto per la seconda volta Moonrise Kingdom di Wes Anderson. Amo quel film, vorrei tanto un giorno lavorare con quel regista!“". Che è il regista delle inquadrature simmetriche, dei dialoghi raffinati e surreali, dei mondi immaginari di Grand Budapest Hotel, I Tenenbaum e del recente e Asteroid City.
Nel grande teatro, Wes Anderson prende la parola e dice: "Riesco solo a pensare dodici parole, sono tutto quello che c’è da dire su questo film: Richard Ayoade, Riz, Alexandre, Michael, Mia, Jeffrey,Rupert, Benedict, Dio e Benicio del Toro".
Sono i nomi dei protagonisti del film: Riz Ahmed, Michael Cera, Mia Threapleton, Jeffrey Wright, Rupert Friend, Benedict Cumberbatch. Alexandre è Alexandre Desplat, l’autore della colonna sonora, frequente collaboratore del regista. E Dio? Dio è Bill Murray, che fa una breve apparizione nel ruolo, appunto, dell’onnipotente.
Il film, nelle sale italiane il 28 maggio col titolo La trama fenicia, vede anche la partecipazione di Tom Hanks e Charlotte Gainsbourg. Benicio del Toro è Zsa-zsa Korda, miliardario arricchitosi in modo discutibile che decide di nominare sua erede la figlia che non vede da anni, e che nel frattempo si è fatta suora. Una figlia che non si fida per niente di lui. Si fidava di Benicio del Toro, invece, Mia Threapleton che ricorda il primo giorno sul set. "Benicio mi ha vista in un angolo, mi ha chiesto: tutto bene? Ero molto nervosa. Mi ha messo una mano sulla spalla, ha detto: tranquilla. Faremo questa cosa insieme. Dopo, mi ha detto: “Visto? Ce l’abbiamo fatta, insieme“. Non me lo dimenticherò mai".
"Il mio personaggio cerca, per tutto il film, di rimettere in piedi il rapporto con una figlia che non si fida di lui", dice Benicio del Toro. "Questo è il cuore del film". Il cuore del rapporto fra Mia e sua madre Winslet, invece, lo racconta la stessa Mia. "Il suo lavoro rimaneva sul set; quando non lavorava, lei era solamente “la mamma“. Però, mi ha sostenuto molto nel mio desiderio di recitare, lo stesso che aveva lei da ragazza".
Riguardo al personaggio di Zsa-zsa Korda, Wes Anderson dice che l’ispirazione gli è venuta da suo suocero: "Una persona intelligente, ma minacciosa. È fantastico andare al ristorante con lui, perché ci servono subito!". E prosegue: "Ho scritto il ruolo con Benicio in mente. Benicio non era una scelta. Era l’unico possibile. Beh, forse Anthony Quinn, se fosse stato vivo. O Orson Welles, o Toshiro Mifune: ma non parlava inglese". Inevitabile la domanda sui dazi voluti da Trump sui film girati all’estero. Anderson ironizza: "Che significa una tariffa di dazi del 100 per cento? Che si tiene tutti i soldi lui? E a noi che cosa resta? In questo modo i film non circolano, rimangono fermi alla dogana". Infine, quando gli viene chiesto di quale dei suoi film farebbe un sequel, indica Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) con Bill Murray. Il quale, in prima fila in sala stampa, si alza in piedi e va a stringere la mano al regista. Magari lo faranno davvero.