
Minacciate dalla mosca carnivora anche le tipiche Texas longhorns
Dopo aver invaso Panama e il Messico, una mosca carnivora conosciuta come “cocciniglia del Nuovo Mondo” sta per diffondersi anche negli Stati Uniti, minacciando soprattutto i capi di bestiame del Texas e della Florida. Non si tratta di un nuovo pericolo, ma di una “vecchia conoscenza” che si sta ora ripresentando dopo essere stata considerata praticamente estinta.
Una lotta iniziata negli anni Sessanta
I rischi rappresentati dalla “cocciniglia del Nuovo Mondo” (Cochliomyia hominivorax) erano già noti agli allevatori americani negli anni Sessanta: a essere realmente dannosa è la femmina, che depone le uova nelle ferite del bestiame, con le larve che si nutrono poi dei tessuti vivi causando atroci dolori e – se non si interviene – anche la morte. E non sono solo le mandrie a essere minacciate: tutti gli animali (a partire da quelli domestici) e persino l’uomo possono infatti ritrovarsi a ospitare il pericoloso insetto.
Nella seconda metà del secolo scorso la mosca carnivora è stata combattuta con una tecnica molto particolare: miliardi di maschi sterili sono stati rilasciati dagli aerei per fare in modo che le femmine già presenti si accoppiassero con loro (lo fanno solo una volta nel periodo riproduttivo) senza però poi poter deporre uova vitali.
Condotta per decenni e combinata con trattamenti protettivi del bestiame, l’operazione ha portato alla quasi completa eradicazione della “cocciniglia del Nuovo Mondo”, considerata praticamente estinta nel 1982 dopo una campagna di disinfestazione che costò ben 750 milioni di dollari.
La nuova invasione
Nel 2022 la terribile mosca è ripartita dall’America Centrale per puntare di nuovo decisamente verso nord un anno dopo l’altro: nel 2023 si è ripresentata a Panama, nel 2024 in Messico e ora eccola di nuovo volare minacciosa a cavallo del confine con gli Stati Uniti.
Gli entomologi hanno supposto diverse cause per questa nuova invasione: dal surriscaldamento terrestre, con le temperature più alte che favoriscono la riproduzione e la sopravvivenza della “cocciniglia del Nuovo Mondo” al fatto che le femmine abbiano fatto un salto evolutivo imparando a evitare i maschi sterili. Quel che è certo, è che la popolazione di mosche carnivore è sempre più numerosa e richiede nuovi, tempestivi interventi.
Milioni di capi di bestiame a rischio
Secondo gli esperti, circa 17 milioni di bovini sono attualmente a rischio in America Centrale e altri 14 milioni starebbero per essere minacciati solo in Texas e in Florida, con danni potenzialmente elevati per l’allevamento, mentre 8 casi di infezione registrati in Messico accendono una spia d’allarme anche per l’uomo.
Al momento è ripreso in maniera massiccia il rilascio di insetti sterili, soprattutto da parte di Panama in collaborazione con gli Stati Uniti, che da parte loro hanno anche temporaneamente limitato le importazioni di animali vivi dal Messico. Ma la lotta alla mosca carnivora è solo ricominciata e solo in un prossimo futuro si vedrà con quali risultati.