Giovedì 18 Aprile 2024

Morti per inquinamento, nel mondo sono 9 milioni all'anno. Ecco le cause principali

Arrivano conferme sul fatto che un decesso su sei nel mondo sia dovuto all'inquinamento. Crescono i morti per via delle sostanze nell'aria e degli agenti chimici come il piombo

Smog e aria inquinata

Smog e aria inquinata

L'inquinamento uccide 9 milioni di persone all'anno, pari a un decesso su sei nel mondo. Il dato si riferisce al 2019 ed è stato pubblicato su The Lancet Planetary Health, confermando quanto già rilevato da altri studi sul tema. La novità del report, che è un aggiornamento dell'ultimo The Lancet Commission on Pollution and Health (datato 2017), sta nel gran numero di dettagli messi sul piatto dagli esperti, che oltre a chiarire da dove arrivino le maggiori minacce per la salute umana, offrono anche uno sguardo più ampio su come gli scenari siano cambiati dall'inizio degli anni 2000.

Inquinamento e morti premature: quali sono le principali cause

Gli scienziati hanno preso in esame le informazioni fornite dal più recente Global Burden of Disease Study, stabilendo che dei 9 milioni di decessi globali del 2019 dovuti alle sostanze inquinanti, 6,67 milioni sono riconducibili all'inquinamento atmosferico, indoor o outdoor. L'inquinamento idrico è invece responsabile di 1,36 milioni di morti premature, seguito dal piombo con 900mila morti e dagli agenti tossici in ambito professionale con 870mila morti.

La situazione nei paesi più poveri

Rispetto ai primi anni del 2000, nei paesi in via di sviluppo e soprattutto in Africa si è registrato un calo delle morti legate alla presenza di gas di combustione in ambienti domestici e al consumo di acqua non sicura. Secondo gli autori, sono diversi i fattori che hanno contribuito a migliorare le cose, tra cui il potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico, l'accesso a cure migliori, l'uso di combustibili più puliti. Tuttavia, questo calo di mortalità è stato compensato da un significativo aumento negli ultimi vent'anni dei decessi provocati dall'esposizione all'inquinamento industriale – ossia inquinamento dell'aria, inquinamento da piombo e altre forme di inquinamento chimico. A preoccupare è in particolare il Sud-Est asiatico, dove tale fenomeno si combina con l'invecchiamento della popolazione e un numero crescente di persone esposte.

Un trend in progressiva crescita

L'inquinamento dell'aria ha causato 4,5 milioni di morti nel 2019, rispetto ai 4,2 milioni del 2015 e ai 2,9 milioni del 2000. I decessi dovuti agli inquinanti chimici sono invece raddoppiati dal 2000 al 2019, passando da 0,9 milioni a 1,8 milioni. Complessivamente i decessi indotti dal cosiddetto "inquinamento moderno" sono cresciuti del 66% negli ultimi due decenni. I ricercatori sospettano inoltre che le cifre relative agli agenti chimici siano con tutta probabilità sottostimate, in quanto numerosi prodotti in commercio non sarebbero stati adeguatamente testati per verificarne la sicurezza o la tossicità.

L'impatto economico

Sempre secondo il report, l'eccesso di mortalità dovuto all'inquinamento ha generato delle perdite economiche nel mondo per un totale di 4600 miliardi di dollari nel 2019, pari al 6,2% della produzione economica globale. Lo studio mette in luce anche la profonda iniquità del sistema: il 92% dei decessi e le maggiori perdite economiche dovute all'inquinamento si verificano nei paesi a basso e medio reddito.

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