Mercoledì 24 Aprile 2024

Milano Fashion Week 2019, si parte subito con i big

Nel primo giorno Gucci, Alberta Ferretti e Moncler

A sinistra la collezione primavera estate di Curiel Couture; a destra Biancalancia

A sinistra la collezione primavera estate di Curiel Couture; a destra Biancalancia

Milano, 19 febbraio 2019 - Welcome to Milano, è questo il titolo del fashion film diretto da The Blink Fish e fatto realizzare dalla Camera Nazionale della Moda Italiana in occasione di questa fashion week che si apre domani e che fino a lunedì 25 riempirà la città del popolo del fashion system per sfilate e presentazioni per l’autunno-inverno 2019-2020. Un gruppo di modelle accompagnate da una guida turistica scoprono i luoghi simbolo della città, dal Duomo all’Arco della Pace, le strade dello shopping di lusso e i quartieri storici, in un allegro connubio di bellezza e fantasia.

"E per questo film abbiamo voluto che le modelle indossassere i capi e gli accessori di giovani talenti dello stile", racconta Carlo Capasa presidente di Camera Moda, molti dei quali sfilano questi giorni nel calendario ufficiale della manifestazione o sono stati lanciati proprio qui a Milano. Sono Act n.1, Arthur Arbesser, Gabriele Colangelo, GCDS, Giannico, Lucio Vanotti, Marco de Vincenzo, Marco Rambaldi, MSGM, Paula Cademartori, Sara Battaglia, Stella Jean, Tiziano Guardini e Vién. "A Milano può succedere di tutto!", si dice nel video e speriamo proprio che sia così. Perché l’attesa è tanta per questa fashion week che arriva dopo quelle di New York e di Londra e si piazza prima di Parigi che comincia proprio il 25 prossimo col defilè di una promessa dello stile come Jacquemus.

Milano affila gli artigli e domani nel primo giorno schiera subito una mitraglia di big come Gucci, Alberta Ferretti, Moncler che sfila nei Magazzini Raccordati che restaurerà alla Stazione Centrale, N.21 disegnato con grinta e molto successo da Alessandro Dell’Acqua che detiene la maggioranza del brand prodotto dal gruppo Gilmar, Jil Sander, il viennese Arthur Arbesser che è anche il direttore creativo di Fay oltre che del brand in passerella che porta il suo nome, il bravo Daniele Calcaterra con la sua moda etica e senza tempo, Byblos, il marchio cinese Ricostru della designer Riko Manchit Au e Alberto Zambelli. In mezzo a tanto pret-à-porter che elogia il Made in Italy, spicca la presentazione nell’atelier di via Montenapoleone 13, rinnovato e ingrandito, dell’alta moda di Curiel Couture per la collezione della primavera-estate 2019, un omaggio alle radici della moda italiana da parte di Raffaella Curiel, grande couturiere che è affiancata nel lavoro e nella creatività dalla figlia Gigliola Castellini Curiel che cura in modo particolare gli accessori che sfileranno in passerella.

"A 50 anni dalla sua morte – racconta Raffaella Curiel che ha voluto stampare sul bel biglietto d’invito quasi fosse un provino cinematografico i disegni e gli schizzi della mamma con tanto dei nomi di ogni abito e gli appunti su colori e materiali – rendo omaggio a mia madre Gigliola Curiel, una della colonne dell’alta moda italiana: lei vedeva molto in là e gli otto vestiti d’archivio ai quali mi sono ispirata sono ancora molto moderni come la redingote e gli abiti da cocktail". Attesa anche per un altro evento in programma sabato prossimo nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, messa a disposizione di Camera Moda dal Comune di Milano da sempre vicino alla fashion week con l’assessore Cristina Tajani: la sfilata che celebra i 30 anni di Cividini, marchio d’eccellenza della maglieria in cashmere fondato da Piero e Miriam Cividini che non ha mai smarrito la strada dell’alta qualità e dell’alto artigianato.

In passerella insieme alle modelle anche due pittori come Ana Maria Ciorlaus e Michele Giannotti che elaboreranno in diretta alcuni look con la tecnica dello stincil e la serigrafia. Una moda non volubile questa di Cividini, sempre coerente col suo Dna, fatta bene, spesso a mano, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, con l’animo rivolto a un pubblico colto.