di EVA DESIDERIO
Vola sempre più in alto, anche nella moda maschile, la maison Valentino che fa parte di Mayhoola for Investments del Fondo Sovrano del Qatar e che ha chiuso il fatturato 2018 con oltre 1,1 miliardi di euro e sta guardando lontano fino all'Australia a caccia di nuovi mercati.
Oggi ha sfilato a Parigi dove è in corso la fashion week al maschile che dura sei giorni e che richiama quasi tutti i gruppi del lusso internazionale. Alla guida dalla casa di mode che ha il mitico atelier dell'alta moda a Roma, c'è Pierpaolo Piccioli direttore creativo sempre più bravo e concettuale nella misura più moderna del termine. "Ho voluto ripensare il guardaroba sartoriale con un approccio più libero" ha detto alla fine del defilè Pierpaolo Piccioli che tra un pugno di giorni sfilerà, sempre a Parigi, con l'haute couture al femminile. Per l'inverno 2019-2020 in passerella ecco tutta la maestria dello stilista capace di dare un alto tasso di contemporaneità ad abiti e cappotti, con una iniezione di super raffinato minimalismo, rotto solo da ricami perfetti, particolari infiniti e due inattese collaborazioni, con Undercover e Birkenstock, due brand assai lontani dall'immaginario comune della maison Valentino.
Ma dopo questa sfilata gli estremi si toccano e si superano a vicenda. Nella prima uscita c'è la stampa di un disco volante, tutto il look è total black, il cappotto è lungo-lungo e l'indossatore porta sopra ai calzini le Birkenstock. Tutte le linee sono comfortevoli e il trend è liquidità. "La mascolinità si fluidifica - dice Piccioli - e c'è un approccio libero alla sartoria, senza costrizioni. L’individualità di chi adotta e adatta, per scardinare le regole dall’interno, con calma inesorabile".
Fra i colori grigio, cammello, nero, tocchi di rosso nei ricami al fondo dei cappotti come giochi di onde. "Ho voluto un colloquio con mondi diversi dal nostro - continua Piccioli - Valentino in collaboration with Birkenstock: un segno universale e universalmente adottato, incluso nel repertorio della Maison. Valentino in collaboration with Undercover: un dialogo con Jun Takahashi e il suo modo off di guardare alla strada attraverso grafiche che attraversano tempi e stili, lette in ottica Valentino come intarsi, ricami, jacquard, stampe; moltiplicate ritmicamente, dilatate, rimpicciolite.
Il sartoriale contemporaneo accoglie la vita, dialoga con ciò che è diverso. Mentre si libera, libera. Suggerisce una uniforme, che non uniforma", conclude Pierpaolo Piccioli.
Tra le novità del brand che ha in Stefano Sassi l'amministratore delegato che ha portato la Valentino dai 390 milioni nel giorno dell'ingresso del fondo Mayhoola agli attuali 1 mliardo e oltre 100.000 euro, oltre alla conferma di non aver nessun interesse nè voglia di vendere a chicchessia, anche il lavoro per il rinnovo e il rilancio del settore fragranze e per questo 2019 in particolare il lancio della cosmesi con il colosso L'Orèal.