Mercoledì 24 Aprile 2024

Profumo di Dior, la collezione Fall 2019

Parigi, il direttore creativo riporta il mito torna in Avenue Montaigne, dove tutto ebbe inizio

Dior, Fall 2019

Dior, Fall 2019

Parigi, 18 dicembre 2018 - Il mito di Dior torna al 30 di Avenue Montaigne, dove tutto è cominciato con il lavoro geniale di Monsieur Christian Dior che ha fondato il brand oggi nel portafoglio d’oro del Gruppo LVMH di Bernard Arnault. E non solo perché è stata battezzata proprio 30 Montaigne la collezione atemporale che riunisce i capi leggendari dalla maison (dalla mitica giacca Bar del ’47 ai più moderni jeans in pregiato denim giapponese, passando per l’affascinante Book Tote). Ma perché in queste stanze che profumano di eleganza il direttore creativo di Dior, Maria Grazia Chiuri ha scelto di svelare al mondo la collezione Fall 2019 che sarà nelle boutique da maggio all’autunno.

Maria Grazia Chiuri non ha scelto di presentare queste sue creazioni in modo spettacolare preferendo un approccio più intimo e rispettoso dell’immensa manualità degli atelier Dior che sta dietro a ogni capo. Immancabile la presenza di alcune supertop, su tutte la preferita di Maria Grazia Chiuri, la bionda e delicatissima Ruth Bell. «Tutto è cominciato dalla visione di una video di archivio in cui Sonia Delaunay e Marc Bohan discutono degli intarsi geometrici di un vestito che in quel 1968 il direttore creativo di allora di Dior stava realizzando per Francoise Hardy», racconta Maria Grazia Chiuri, che forte della sua preparazione e conoscenza del lavoro degli atelier sta portando alla maison degli splendidi risultati, il che dimosta una volta di più che business e creatività vanno a braccetto. Il punto di partenza, la scintilla, per Maria Grazia Chiuri, è stato l’abito per Françoise Hardy, interpretazione della Maison Dior di un abito di Sonia Delaunay.

Questa artista poliedrica, grande talento del Novecento, trova la sua poetica nella creazione di tessuti, abiti e oggetti e si esprimeva così a proposito del suo lavoro multiforme: «Tutte le mie opere erano fatte per le donne e tutte erano costruite in relazione al corpo. Non erano copie di dipinti trasposti sui corpi delle donne», diceva la Delaunay. Ed è ancora una volta un lavoro da donna a donna questo della Chiuri per la Fall 2019 che parte dal ricamo inteso come massima espressione di una rivoluzione femminile e femminista che ha segnato i secoli, dalla tela di Penelope agli arazzi rinascimentali, dai pizzi vittoriani al punto a croce e al tombolo.

Maria Grazia Chiuri ha letto e riletto le pagine di un libro intenso come Subversive Stitch: Embroidery and the Making of the Feminine, scritto dalla femminista e storica dell’arte Rozsika Parker, e da qui è partita nel suo viaggio intorno alla femminilità e alla grazia, col ricamo sovversivo che diventa opera artistica e squisitamente artigianale, il cardine della Fall 2019: il tulle viene ricamato in armonie di colori che vanno dal mattone al verde bosco, passando per i gialli e i rosa cipria, poi pizzi geometrici, abiti di maglia immaginifica, gonne svasate sotto al ginocchio, la t-shirt che porta impressa la scritta del titolo del libro sul ricamo ma coi fili agugliati e strappati, i cappelli a cloche dall’anima di metallo, le borse da rubare tanto sono belle come la famosa “Sella”, un universo di merletti dove la moda si intreccia con l’arte.