Ragni, cigni e farfalle: la moda è natura

Firenze, la mostra Animalia Fashion al museo di Palazzo Pitti. I soggetti che hanno ispirato abiti e accessori

Animalia Fashion, collier Cobra di Roberto Coin e sandalo Ferragamo

Animalia Fashion, collier Cobra di Roberto Coin e sandalo Ferragamo

Firenze, 5 gennaio 2019 -  Il sogno più grande di ogni stilista è quello di reinventare la natura, per catturarne la bellezza e il mistero. I richiami a questo zoo infinito sono da sempre su tutte le passerelle e in verità fin dalla preistoria, grazie a indumenti fatti di foglie e pelli d’animale che rimandano a un immaginario senza uguali. Nelle forme, nei dettagli, nel movimento dell’abito, nel suo essere romantico o risplendente di aculei in pvc, nei ricami che raccontano con ago e filo l’anima del mondo animale e il suo sublime trasformarsi in elemento di seduzione e di magia.

Un taglio fa pensare alle fauci di un felino, un soffio di chiffon al volo di una farfalla, una cappa somiglia a un carapace, un cappello a una coda di pesce. E forse mai come in questi ultimi dieci anni di fashion internazionale api, mosche, conchiglie, pesci, serpenti, farfalle, scarabei e tante altre mirabilia naturali sono entrati negli altelier d’alta moda o nei laboratori di alto artigianato, in un confronto tra realtà e immaginazione senza pari, in una gara trasformista e futuribile. Negli ultimi mesi alcuni nuovi geni del fashion alla guida di grandi maison del lusso stanno ridisegnando il loro personale Paradiso, con foreste che trasformano la toile de jouy da pastorale a neo-rinascimentale e con animali di fantasia, talvolta spaventevoli. Non da meno i gioielli, regni di fiere e di insetti da portare al collo, al dito, al polso.

Fausto Sarli, abito Lunar Eclipse
Fausto Sarli, abito Lunar Eclipse

Ora una mostra intelligente, poetica e ricca di sorprese racconta questo legame arcaico eppure tanto contemporaneo tra Moda e Natura. E non poteva che chiamarsi Animalia Fashion, al Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti dall’8 gennaio al 5 maggio, una passeggiata zoologica, come la definisce la curatrice Patricia Lurati che ha avuto l’incarico del progetto delle Gallerie degli Uffizi dal direttore Eike Schmidt. Un impegno nel segno della cultura della moda, e una saggia ambizione per lanciare ancora di più il museo nazionale dedicato agli abiti e agli accessori che ha sede a Firenze da molti anni, che si mostrerà in anteprima già il 7 sera agli ospiti del gala in Sala Bianca offerto dal Centro di Firenze per la Moda Italiana e dalla sua presidente Antonella Mansi, per festeggiare la 95a edizione di Pitti Uomo.

Ed ecco Animalia Fashion con tanti magnifici pezzi d’alta moda e di arte stilistica e oggetti da wunderkammer della Specola, del Museo di Antropologia e del Museo degli Argenti per raccontare questa fascinazione mettendo a confronto i denti di babirussa con le scarpe mirabolanti di Iris van Herpen, le piume di pappagallo dei copricapi etnici con i sandali ludici e seducenti di Salvatore Ferragamo, la coppa rinascimentale Nautilus con la borsa di Chanel che ha la forma della conchiglia, i colori degli scarabei sugli abiti di Giorgio Armani Privè e le piume di cigno su quello di Dior. Incantano anche Gareth Pugh nella sua possente poetica, Dolce e Gabbana con l’abito da ballo andato in passerella a Milano un mese fa in un trionfo di piume arcobaleno, i miraggi di Prada, Sarli, Renato Balestra, Valentino, Maison Margiela con la donna-ragno, Giuseppe Zanotti con i sandali ragnatela e Renè Caovilla con le farfalle sulle caviglie.

Maison Schiaparelli, un particolare dell'abito 'La rose rouge'
Maison Schiaparelli, un particolare dell'abito 'La rose rouge'

«È interessante vedere come gli animali per la Moda non siano solo quelli cui siamo abituati dai motivi animalier e anzi quanto più ampio sia lo sguardo dei creatori – racconta Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi –. Questa mostra è una superba successione di scoperte, tra creazioni di grandi nomi della moda internazionale e firme emergenti, con un occhio allo stile e uno all’ambiente che ci circonda. È scenografica e sottilmente ironica, fa sognare ma anche riflettere sulle meraviglie dell’ambiente e sulla necessità di proteggerlo ad ogni costo». Cento pezzi alla Meridiana che tolgono il fiato, fotografati per il catalogo di Sillabe da un artista come Costantino Ruspoli per un progetto sostenuto da un’azienda d’eccellenza come la LeoFrance di Franca e Lorenzo Pinzauti. «Sono appassionata di musei di storia naturale – racconta Patricia Lurati – e qui ho messo scienza e moda a confronto. Con Animalia Fashion il pubblico potrà ammirare da vicino la moda che guarda al mondo degli animali con occhi inediti».