Mercoledì 24 Aprile 2024

Le calzature di a.Testoni passano a gruppo di Hong Kong. "Made in Italy sarà valorizzato"

L'azienda bolognese acquisita al 100% dal gruppo Sitoy. L'ad Fantechi: "Per competere sul mercato mondiale c'è bisogno di forti investimenti"

Bruno Fantechi, ad di a.Testoni

Bruno Fantechi, ad di a.Testoni

Bologna, 22 novembre 2018 - "a.Testoni verrà valorizzato nella sua italianità. Questa è un'acquisizione importante e un'operazione che rilancia l'italianità del brand e la sua identità, con un impulso grande all'internazionalizzazione". Bruno Fantechi, amministratore delegato di a-Testoni, marchio bolognese che nel 2019 compirà novant'anni, annuncia e commenta così l'acquisizione da parte del gruppo di Hong Kong Sitoy Group Holdingsd Ltd. del 100% dell'azienda che ha un fatturato di 30 milioni di euro e che da sempre ha il suo centro creativo e strategico a Bologna e nei suoi dintorni. Qui nel 1929 Amedeo Testoni con la moglie Iole misero la loro prima bottega per produrre calzature su misura in via Stallo 20 e da qui è partita nel dopoguerra la riscossa del brand che poi è stato preso in mano dalla figlia della coppia Marina Testoni e dal marito Enzo Fini finora presidente.

"Ora la famiglia Fini ha deciso di passare la mano - spiega Fantechi che è in azienda dal 2007 come ad - per motivi personali e grande attaccamento al brand che per competere sul mercato mondiale ha bisogno di forti investimenti. Tutto oggi è molto competitivo e c'è bisogno di grandi capitali e di strutture di dimensioni adeguate per la crescita". Il lavoro "diplomatico" di Bruno Fanteschi è durato due anni e nell'ultimo in particolare si sono stretti gli accordi definitivi che porteranno presto alle firme e al nuovo consiglio di amministrazione di a.Testoni che mantiene salde le radici sul territorio.

"Il Gruppo Sitoy, cher ha per presidente Michael Yeung Wah Keung, è già nostro partner da tre anni e ha aperto tre negozi a.Testoni in Cina,uno a Shangai e due a Pechino. Ora c'è già un bel piano per nuove aperture molto significative sempre in Cina e poi nel mondo. Attualmente contiamo su 40 monomarca e 10 negozi in franchising e in azienda ci sono 90 dipendenti che con l'indotto e i retail raggiungono 290 persone in totale. Il gruppo è quotato alla Borsa di Hong Kong e sono specialisti nella pelletteria, come produzione e ora anche nel retailer. Hanno anche un marchio di proprietà che si chiama Tuscan's comprato nella zona di Ponte a Egola e distribuiscono brand come Kenneth Cole e Coleman. Testoni però per loro rappresenta qualcosa di diverso - continua l'ad Fantechi - è il vero made in Italy, la vera manifattura artigianale coniugata alla tecnologia moderna".

Insomma un altro marchio italiano storico passa in mano straniera, e al 100%, ma dai progetti nuovi emerge già l'intenzione di potenziare il ruolo della  produzione italiana e dei suoi valori stilistici e di contenuto di qualità. Fantechi è stato il vero regista dell'operazione, l'artefice dell'accordo tra la famiglia bolognese Fini e il gruppo di Hong Kong. "E' stato un lavoro di condivisione sul futuro che io vedo molto interessante, una prova dell'attivismo del management che riapre il ciclo del rilancio del brand che dal 2014 ha perso colpi per la crisi in aree come la Russia".