Mercoledì 24 Aprile 2024

Metti in tavola il remake, torna ”Il pranzo è servito” Insinna assicura: "Nessun paragone con Corrado"

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di Beatrice Bertuccioli

Il remake è servito. Torna dal Teatro delle Vittorie, dopo l’ultima messa in onda datata 1993, Il pranzo è servito (dal 28 giugno su Raiuno, dal lunedì al venerdì alle 14). Con Flavio Insinna che passa quindi dal quiz che prepara alla cena, L’eredità, a un altro che accompagna il pubblico nella fase postprandiale. Dopo La corrida riproposta due anni fa da Carlo Conti, un altro programma ideato nel 1982 e portato per anni al successo sulle reti Mediaset, all’epoca Fininvest, dal grande Corrado. Con il benestare e la complicità di Marina Donato, autrice televisiva e vedova del presentatore scomparso nel 1999.

Insinna, come sarà la sua edizione de Il pranzo è servito?

"Ci sarà qualche piccola innovazione ma nella continuità. Giocheremo con semplicità, provando ad accogliere con un sorriso le persone dopo il Tg. Ci saranno due concorrenti, mentre il pubblico potrà partecipare telefonando da casa. Parliamo di cibo ma non cuciniamo, gli chef stellati possono dormire tranquilli. Potremo consultare i quaderni, conservati da Marina, in cui Corrado scriveva a mano la scaletta del programma, con prove ogni giorno diverse".

Un testimone pesante da raccogliere, già passato dallo stesso Corrado a Claudio Lippi. O no?

"Con Marina ne parlavamo dal 2010, da quando facevamo insieme La corrida a Canale 5. Che dici, si può rifare? Dieci anni dopo le ho detto, se ci danno un appuntamento in Rai, lo proponiamo. E non abbiamo superato in curva nessuno, sapendo che nella storia de Il pranzo è servito ci sono anche Vittorio Marsiglia, Claudio Lippi, Davide Mengacci. E evitiamo proprio la parola ‘confronto’. Nessuno pensa di potersi neanche minimamente paragonare a Corrado. C’è, però, una cosa che abbiamo ereditato e è quell’ottimismo sano che era nel Dna del programma e che proveremo a riportare".

È stato annunciato il suo clamoroso ritorno sul set di Don Matteo dove era stato un amatissimo capitano Anceschi nelle prime cinque stagioni della serie.

"Quando mi hanno chiamato, pensavo a uno scherzo. Era l’ottobre del 1998 quando ho girato la mia prima scena in quella serie. Con quel gruppo di lavoro si era creata una grande amicizia che è durata nel tempo, in particolare con Nino Frassica, con Terence Hill ci siamo visti meno. Sarò in un episodio di Don Matteo 13 e ritrovarmi in quella storia, dopo vent’anni, sarà una grande emozione".

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