Gas serra, ecco come catturare metano grazie al grafene

Una membrana a base di grafene può sequestrare con successo il metano presente nell'atmosfera, tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale

Il grafene è formato da uno strato monoatomico di atomi di carbonio

Il grafene è formato da uno strato monoatomico di atomi di carbonio

Il metano è uno dei gas serra più potenti con cui dobbiamo fare quotidianamente i conti. Nonostante sia presente nell'atmosfera in concentrazioni inferiori a quelle della CO2, il suo potenziale di riscaldamento globale è infatti 20 volte superior e all'anidride carbonica. Catturare il metano che si disperde nell'aria è quindi una misura anti inquinament o che fa bene all'ambiente, ma che ha anche risvolti pratici, in quanto il suo potenziale energetico può essere sfruttato come biocarburante. A tale proposito, una ricerca della University of New South Wales (Australia) rivela la possibilità di sequestrare il metano atmosferic o utilizzando una rete a base di grafene, il 'materiale delle meraviglie' già al centro di svariate applicazioni.

Dall'acqua all'aria

La squadra del dottor Rakesh Joshi ha sviluppato questa idea dopo avere lavorato per diverso tempo sui processi di purificazione idrica per conto della società pubblica Sydney Water. Nel corso dei loro esperimenti gli scienziati hanno dimostrato che l'impiego di membrane al grafene (ossia uno strato di carbonio dello spessore di un atomo) consente di eliminare il 99% delle impurità disciolte in acqua, rendendola così di nuovo potabile. I risultati raccolti hanno però dato vita a un secondo filone di ricerca. Joshi si è infatti reso conto che regolando la dimensioni dei fori che si formano nella struttura a nido d'ape del grafene si riescono a filtrare le molecole di metano. Il tutto in modo più economico ed efficace rispetto alle opzioni già esistenti.

Impianti per le acque di scarico

Una delle principali fonti di emissione del metano è rappresentato dalle acque reflue dei centri urbani, che, tramite gli impianti di trattamento, producono circa 25 milioni di tonnellate di gas ogni anno. Ed è proprio da qui che partirà una possibile sperimentazione del purificatore al grafene, che per ora è stato testato solo su piccola scala in laboratorio. La squadra di Joshi ha in programma di collaborare con Sydney Water per estrarre metano dai liquidi di scarico, con l'obiettivo di riciclarlo ad esempio per alimentare degli autobus di linea. Pensando poi un po' più in grande, i ricercatori australiani hanno dichiarato che in futuro il filtro potrebbe servire per catturare il gas prodotto in modo naturale nelle zone più umide del pianeta.
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