Mercoledì 24 Aprile 2024

Meno carbonio per fermare l’innalzamento del livello del mare

Uno studio statunitense ha ipotizzato che, diminuendo le emissioni di carbonio nell’aria, si potrebbe contenere l’innalzamento del livello del mare

Foto: Turnervisual / iStock

Foto: Turnervisual / iStock

La correlazione tra emissioni cumulative di carbonio e surriscaldamento globale è ormai cosa risaputa, tanto da essere diventata oggetto di attenzione nelle aule dei governi e degli organi sovranazionali, soprattutto dopo l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Per la prima volta, però, una ricerca scientifica dell’Oregon State University evidenzia che diffusione di carbonio nell’aria (derivante dalla bruciatura di combustibili fossili) potrebbe anche contribuire all’innalzamento del livello del mare.

UNA SITUAZIONE NON INCORAGGIANTE Mantenendo il riscaldamento globale medio intorno a 1,5 gradi (una prospettiva piuttosto ottimistica al momento), i livelli del mare sono comunque destinati a salire. Alla base di questo fenomeno, dicono i ricercatori, non ci sarebbero solo le temperature crescenti del pianeta, ma anche le emissioni cumulative di carbonio.

Se la quantità di carbonio nell'atmosfera dovesse toccare quota 3 miliardi di tonnellate (una possibilità non utopica, alla luce del trend odierno), è molto probabile che nei prossimi millenni il livello del mare aumenti fino a oscillare tra i 30 e i 40 metri. Il carbonio emesso dalla bruciatura di combustibili fossili, in pratica, contribuirebbe a peggiorare una situazione considerata già attualmente critica. Ridurre le emissioni è quindi fondamentale anche per contenere l’innalzamento delle acque marine.

FISSARE UNA SOGLIA MASSIMA DEL LIVELLO DEL MARE Questo studio è importante perché è in grado di fornire un ulteriore indicatore (i metri di livello del mare) per le future decisioni sulle limitazioni dell’emissione di carbonio nell’aria. “Noi scienziati dobbiamo porci la seguente domanda: ‘Quale livello del mare possiamo tollerare?’ Bisogna rendersi conto che più carbonio disperdiamo nell’aria, maggiore sarà il livello del mare”, ha detto Peter Clark, autore principale dello studio. Il prossimo obiettivo sarà quindi stabilire una soglia massima del livello del mare, proprio come si è fatto con il limite di 2 gradi del riscaldamento globale fissato nel 2015 con l’Accordo di Parigi.

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