Medicina di genere Le sfide di domani per una sanità migliore

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di Lisa Ciardi

Alcune rare, altre estremamente diffuse. Ma quasi sempre poco conosciute e nascoste da incomprensibili silenzi. Sono le patologie femminili, alle quali ha dato voce il forum su ’La nuova medicina di genere tra patologie rare e genetica prenatale’ organizzato ieri a Firenze da QN Salus, il mensile dedicato alla salute di QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno che ha anche una sua declinazione sul web, nell’ambito del ’Forum Sistema Salute’, in collaborazione con Arianne Endometriosi Odv, Associazione Feconda Scelta e Koncept, con il sostegno di CDI Centro Diagnostico Italiano.

Moderato dalla giornalista Franca Ferri, curatrice di QN Salus, l’incontro alla Stazione Leopolda di Firenze ha visto come relatrici Elena Mandorino, psicologa del Cdi - Centro Diagnostico Italiano; Giulia Melloni, medico genetista sempre del Cdi; Sonia Cellini, presidente e fondatrice di Arianne endometriosi Odv e Federica Salamino, fondatrice dell’Associazione Feconda Scelta che riunisce le donne affette dalla sindrome di Rokitansky.

"Spesso, quando arriva la consapevolezza di un rischio riproduttivo, ci sono già dei problemi evidenti – ha spiegato la dottoressa Melloni – e magari la famiglia si sta già rivolgendo a un centro per la fecondazione assistita. Il nostro obiettivo è arrivare prima, attraverso screening e test anticipati. Perché ciò accada occorre una diversa mentalità, che giornate come questa aiutano a diffondere".

"Mente e corpo sono strettamente collegati – ha proseguito la dottoressa Mandorino – e ciò vale ancor più per la generatività. Scoprire di avere problemi di fertilità è un trauma che deve essere gestito con la giusta attenzione ed è importante che gli stessi specialisti riescano a comunicare la diagnosi in modo giusto". Federica Salamino ha parlato della sindrome di Rokitansky, una malattia rara (colpisce circa 1 bambina su 5mila), in cui l’apparato genitale interno si sviluppa in maniera non corretta.

"Oggi ci muoviamo nella cornice di una narrazione tossica – ha detto –. Vorremmo invece che tutte le alternative possibili per chi ha problemi di fertilità venissero considerate alla pari: scegliere di non avere figli, adottare, ricorrere al trapianto di utero o alla ’gestazione per altri’ che purtroppo in Italia non è legale. Su questo tema assistiamo ai pregiudizi maggiori, che non tengono mai conto del parere delle donne né della ‘maternità solidale’".

"Una donna su dieci soffre di endometriosi – ha spiegato Sonia Cellini, presidente e fondatrice di Arianne – eppure se ne parla poco e tardi. Considerando che servono nove anni per una diagnosi corretta questo ha conseguenze gravissime. Il nostro ruolo è sensibilizzare sul tema e dire che, a fronte di problemi con il ciclo mestruale occorre parlarne subito con il medico. Stiamo portando avanti anche vari progetti nelle scuole, da Adolescendo a Crescendo23.0, e spesso notiamo che bambine e bambini sono molto più aperti degli adulti".

L’intero incontro del Forum di QN Salus è visibile su www.quotidiano.netsalusdonne

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