Mercoledì 24 Aprile 2024

I Maya sapevano come depurare l'acqua secoli prima delle altre civiltà

Già oltre duemila anni fa gli abitanti della città di Tikal utilizzavano dei particolari minerali per eliminare tossine e batteri dall'acqua potabile

La città Maya di Tikal aveva un avanzato sistema di filtraggio dell'acqua

La città Maya di Tikal aveva un avanzato sistema di filtraggio dell'acqua

La grande e potente città Maya di Tikal, in Guatemala, disponeva di un avanzato ed efficiente sistema di depurazione dell'acqua già più di duemila anni fa, secoli prima che ci arrivassero le civiltà europee e asiatiche. Lo hanno scoperto gli archeologi dell'Università di Cincinnati ricomponendo un puzzle di indizi, a partire dal ritrovamento in una delle antiche riserve idriche della città di alcuni minerali, il quarzo cristallino e la zeolite, in grado di rimuovere dall'acqua impurità, tossine, metalli e batteri nocivi, tanto che vengono utilizzati ancora oggi nei moderni sistemi di filtraggio. La presenza di questi minerali a Tikal non può essere casuale, visto che non si trovano naturalmente nella zona: erano stati portati lì apposta da un sito a chilometri di distanza. Per gli abitanti di Tikal l'approvvigionamento di acqua potabile era un problema cruciale. La città sorgeva su un terreno calcareo poroso: l'acqua piovana penetrava troppo in profondità e così la falda freatica risultava inaccessibile con le tecnologie dell'epoca. La popolazione raccoglieva quindi l'acqua piovana in diverse cisterne che garantivano scorte sufficienti quando le precipitazioni scarseggiavano. Ed è scavando in una di queste riserve, denominata Corriental, che gli archeologi hanno rilevato la presenza del quarzo e della zeolite. Dieci anni fa uno dei ricercatori era incappato in un affioramento di tufo a trenta chilometri dalla città, ricco appunto di quarzo e zeolite, dal quale sgorgava acqua cristallina: confrontando i minerali, gli archeologi hanno determinato che corrispondevano esattamente. "Probabilmente grazie a una intelligente osservazione empirica, gli antichi Maya capirono che questo particolare materiale era associato con l'acqua pulita e hanno compiuto lo sforzo di portarlo in città", spiega Nicholas Dunning, uno degli autori della ricerca. La distanza oggi potrebbe sembrarci poca cosa, ma in realtà l'operazione era faticosa e complessa, perché i Maya non avevano né animali da traino né carri. Gli abitanti di Tikal avevano predisposto delle "vasche di decantazione dove l'acqua fluiva [e veniva filtrata e depurata] prima di entrare nella riserva idrica; l'acqua probabilmente appariva più limpida e aveva un sapore migliore". Ma insieme ad altri fattori, fra cui le lunghe siccità e il degrado ambientale, fu proprio l'acqua una delle cause che decretarono la fine di Tikal nel nono secolo dopo Cristo, come abbiamo raccontato qui: le cisterne si contaminarono di mercurio e cianobatteri diventando inutilizzabili, e nel giro di pochi decenni la città fu abbandonata e cadde in rovina. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.

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