Mercoledì 24 Aprile 2024

Maurensig, lo scrittore che giocava a scacchi con il destino

Morto ieri a 78 anni. Tra i suoi successi, oltre a “La variante Luneburg“, il romanzo “Canone inverso“ che ispirò il film di Ricky Tognazzi

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La sua scrittura nasceva dalle sue passioni. Lo aveva raccontato lui stesso più volte, durante gli incontri pubblici. Incontri in cui appariva riservato, anche se, assicurano gli amici, nella vita di tutti i giorni era socievole, allegro, gioviale. Nato a Gorizia, e da diversi anni trasferitosi nelle vicinanze di Udine, Paolo Maurensig è morto ieri a 78 anni.

Il romanzo che lo ha lanciato è stato La variante di Luneburg (Adelphi), pubblicato nel 1993. Due maestri di scacchi, uno ebreo l’altro ufficiale nazista, opposti in tutto, attraversano gli anni della Seconda Guerra Mondiale pensando ad affilare le armi per sopraffarsi sul campo di gioco. Scacchi, dunque, come metafora della vita.

La scomparsa di Maurensig è un lutto per la letteratura e per la cultura mitteleuropea, di cui lui era espressione. Era un "narratore di storie e profondo conoscitore delle nostre genti e delle nostre terre – lo ricorda il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – la sua eredità letteraria sarà tra i nostri ricordi più preziosi".

Dopo aver compiuto gli studi classici, Maurensig lasciò la sua terra d’origine per traferirsi a Milano, dove iniziò a lavorare nel campo dell’editoria. La variante di Luneburg è diventato presto un best seller internazionale, tradotto in tutto il mondo. Solo in Italia all’epoca erano state vendute 300mila copie. Un successo calcato anche sui principali teatri italiani, grazie alla voce di Milva. Nel 2007 il suo romanzo d’esordio debuttò al Verdi di Gorizia, con una trasposizione teatrale che Maurensig riadattò con Walter Sivilotti pensando alla “Rossa” della canzone italiana.

La musica, appunto. Un’altra delle sue grandi passioni che ispirò il successo di Canone Inverso (Mondadori, 1996) da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Ricky Tognazzi nel 2000. Anche in quest’opera gli elementi che avevano già decretato il successo della Variante: l’ambientazione mitteleuropea, il tema del viaggio, il gioco del destino che provoca incontri solo apparentemente casuali, il fascino tragico del talento coltivato con passione esasperata. Ma "non c’è niente di autobiografico", aveva spiegato l’autore.

Artista pluripremiato, nel corso della sua carriera ha pubblicato tra gli altri, L’oro degli Immortali (Morganti), Teoria delle Ombre (Adelphi) – che gli valse il premio Cortina d’Ampezzo nel 2016 –, Il diavolo nel cassetto (Einaudi). Per Mondadori anche un volume dedicato al golf, sua altra passione: Il golf e l’arte di orientarsi con il naso. E ancora scacchi con L’arcangelo degli scacchi - vita segreta di Paul Morphy (Mondadori). Il suo ultimo romanzo, Il quartetto Razumovsky, appena consegnato all’editore Einaudi, uscirà dunque postumo.

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