Martedì 23 Aprile 2024

Marisa Laurito si racconta. "Arbore e De Crescenzo, la mia famiglia"

Amori, amici e successi. "Ho inseguito il grande Eduardo per un provino, lo spiavo dietro il sipario"

Renzo Arbore e Marisa Laurito

Renzo Arbore e Marisa Laurito

Napoli, 12 gennaio 2020 - "Mi nascondevo dietro al sipario e rubavo il mestiere a Eduardo. Ho iniziato così, da adolescente, a capire che il teatro è innanzitutto disciplina". Marisa Laurito, showgirl e attrice, dal primo gennaio scorso e per tre anni è direttore artistico del ‘Trianon Viviani’ di Napoli, prima donna a ricoprirne il ruolo da quando il teatro è diventato pubblico. "Voglio rafforzare la valorizzazione del teatro musicale napoletano e della canzone tradizionale napoletana". Attualmente è in tournée con Così parlò Bellavista, tratto dal romanzo di Luciano De Crescenzo.

Un tributo a un grande amico? "È uno spettacolo nato quando Luciano era ancora vivo, lui aveva partecipato anche alle prove. Più che un ricordo, questo spettacolo è nato con lui. Era un genio. Sono felice del successo che stiamo avendo però per me è anche uno spettacolo triste e rientro in camerino con le lacrime agli occhi. Ogni scena mi ricorda lui".

De Crescenzo e Arbore i suoi amici del cuore. "Sì, la mia famiglia. E ne fanno idealmente ancora parte, un legame molto forte".

Ricorda gli inizi con De Filippo? "Ho inseguito a lungo Eduardo perché volevo che mi facesse un provino. Ho lavorato anni con la sua compagnia, ricevendo insegnamento e disciplina. Mi avvolgevo nel sipario e mi nascondevo per vederlo recitare. Che cosa mi ha lasciato? La sacralità di questo lavoro: chi sgarrava veniva multato, se parlavi dietro le quinte ti prendevi un cazziatone".

Dopo 18 anni di teatro, è passata alla radio e alla tv con Arbore. Un salto da trapezista. "Ho conosciuto Arbore grazie a Luciano che aveva fatto la sceneggiatura de La mazzetta , un film a cui avevo partecipato. Con Renzo ho dovuto cambiare registro".

In che senso? "Fino ad allora lavoravo su un copione, con Arbore si improvvisa sempre".

Sui rotocalchi è stata talvolta accostata a Renzo. "Mai avuto rapporti d’amore con Arbore, solo un’amicizia da 45 anni che è diventata quasi una parentela".

Lei è stata sposata per un anno con Ciccio Cordova, l’asso della Roma. Fu un matrimonio breve. "Franco oltre a essere un mito della Roma è una persona molto intelligente e divertente. Purtroppo non eravamo fatti l’uno per l’altra, eravamo diversi caratterialmente. Abbiamo tentato di andare d’accordo, ma non è andata bene".

Qualche volta vi vedete? "Ogni tanto, ma non tantissimo".

Polvere di stelle: con Bud Spencer ha lavorato in un film di Sergio Corbucci, ‘ Pari e dispari ’. "Girammo negli Stati Uniti, a Miami, e io finivo sempre prima degli altri. Poi andavo nella roulotte di Carlo Pedersoli (Bud Spencer, ndr ) e preparavo i bombolotti all’amatriciana. Quando gli americani venivano a chiamare me, Carlo e Sergio per riprendere a girare, dicevamo che stavamo ancora provando una scena. Ma il profumo che sprigionava l’amatriciana era inconfondibile".

Ha delle passioni lontano dal palcoscenico? "Sì, le arti visive più che una passione sono diventate con il tempo un vero lavoro. Ho partecipato alla Biennale di Venezia a due Triennali di Arti Visive a Roma, faccio mostre continuamente con i miei quadri e sculture".

Lei ama dipingere donne incinte, è un rimpianto per la maternità? "Adoro dipingere le donne. Dipingo questi soggetti perché la rotondità delle donne in dolce attesa ha diversi significati: rappresenta la femminilità ma è anche un peso. Lo dico perché al giorno d’oggi una donna, oltre a essere mamma, deve contemporaneamente lavorare, pensare alla casa e avere cura di sé. Io non rimpiango di non aver avuto figli".

Ha anche un amore per i cani. "Certo, Piero e Rosetta, li ho adottati da un canile e stanno ancora con me. Sono compagni di vita straordinari, l’unico problema è che muoiono prima di noi".

Si racconta che tra le donne dello spettacolo non corra mai buon sangue. È così anche per lei? "No, ho un buonissimo rapporto con tutte. Ho un grande sodalizio con Barbara Boncompagni, che è anche una grande amica. Poi ho lavorato con Iva Zanicchi, donna molto simpatica, e con la Carrà con cui ho fatto anche uno spettacolo in America un po’ di anni fa".

È tornato il sereno con Antonella Clerici con la quale ci furono polemiche ai tempi de 'La prova del cuoco'? "Scriva: non ho problemi con la Clerici. E basta gossip".

Ora la nuova sfida del Trianon Viviani. "Diventerà lo stabile della canzone napoletana con un museo dedicato. Non rinuncerò alla recitazione, ma ridurrò la mia presenza sul palcoscenico per dedicarmi alla direzione artistica. Quest’anno ho lavorato con quattro compagnie, sicuramente il mio impegno nel 2020 non potrà essere così assorbente e non potrò girare tanto".

Continuerà a fare la pendolare tra Roma e Napoli? "No, cercherò casa e mi stabilirò di nuovo a Napoli".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro