Mercoledì 24 Aprile 2024

Mantova ritrova strade e piazze Il Festival fra Fenoglio e attualità

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Torna il Festival di Mantova e lo si può descrivere con i numeri – cinque giorni, più di trecento ospiti, decine di eventi – o citando qualche nome reso “illustre“ dai premi vinti (quattro vincitori del Booker Prize, fanno notare gli organizzatori), ma la cosa più importante è naturalmente un’altra e cioè che dopo due anni di astinenza causa Covid il più popolare festival letterario torna a occupare le piazze, le strade, i teatri, i cinema e i palazzi della città dei Gonzaga.

Si comincia oggi, con 25 eventi a pagamento più altri tredici comunque ammessi nel programma ufficiale. Spiccano, in questa giornata inaugurale, il ritorno di Alessandro Baricco, fresco autore di un veloce saggio per Feltrinelli (La via della narrazione), impegnato in una “lezione“ su Beppe Fenoglio, nel centenario della nascita dell’autore del Partigiano Johnny, e una serie di appuntamenti che mettono al centro dell’attenzione la questione ambientale che affligge il mondo presente: Preservare l’ecosistema con Gianfranco Bologna; Scegliere la montagna, con Paolo Cognetti e Maurizio Carucci; Contro il nuovo colonialismo, con Vandana Shiva; Era grande il fiume, con Marco Belpoliti. È il segno di una letteratura, e di un festival, che hanno alzato le antenne e vogliono intercettare le pulsioni e le tendenze più forti del nostro tempo. Non mancheranno, naturalmente, nemmeno nella giornata iniziale, i momenti puramente letterari: dall’incontro Dedicato a Grazia Deledda a Io sono suono con la poeta Mariangela Gualtieri e la fondatrice del Teatro delle Albe Ermanna Montanari, per non citarne che un paio.

Fra i tanti incontri in programma fino a domenica, si segnalano quelli con ospiti internazionali, in particolare i quattro vincitori del prestigioso Booker Prize. Sono l’irlandese Anne Enright che nella giornata di chiusura presenterà il suo Riunione di famiglia (La nave di Teseo); l’atteso sudafricano Damon Galgut, da oggi in libreria con Il buon dottore (eo editore), romanzo su un’amicizia difficile fra due uomini, ambientato nel Sudafrica post apartheid, uscito in edizione originale nel 2003; il nigeriano Ben Okri, che propone una nuova edizione del suo capolavoro La via della fame (La nave di Teseo); l’altro irlandese Jonh Banville (Guanda ha da poco pubblicato il suo Il dubbio del killer), che sarà tra i protagonisti del focus dedicato all’isola, nell’anno in cui si celebrano i cent’anni dell’Ulysses di Joyce.

Da segnalare anche l’omaggio a Maria Bellonci, cui è dedicata Stanza Bellonci, allestita nell’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale, con documenti, lettere, interviste video, libri autografati. All’autrice di Lucrezia Borgia e Rinascimento privato, usciti quest’anno in una nuova edizione per Mondadori, il Festival dedica uanche incontri con Edgarda Ferri, Stefano Petrocchi, Melania G. Mazzucco e Giulia Caminito.

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