Mercoledì 24 Aprile 2024

Ci sono centinaia di specie di mammiferi sconosciuti

Secondo un'intelligenza artificiale appartengono per lo più all'ordine dei pipistrelli e dei roditori, e si nascondono nelle foreste pluviali

Un esemplare di toporagno

Un esemplare di toporagno

Nonostante i mammiferi siano tra gli animali più in vista e studiati del pianeta, le specie da scoprire all'interno di questa classe di vertebrati sono ancora moltissime. A rivelarlo è un algoritmo sviluppato da un gruppo di ricercatori della Ohio State University, secondo cui i Mammalia sconosciuti sono mediamente di piccola taglia e si trovano nelle foreste pluviali.

Modello predittivo

L'indagine, descritta sulla rivista PNAS, si è avvalsa di un supercomputer e un software di apprendimento automatico, cui sono state date in pasto le sequenze genetiche di 4130 mammiferi, più una serie di altre informazioni rilevanti tra cui habitat, caratteristiche e distribuzione degli animali noti. "Sulla base della nostra analisi, una stima prudente suggerisce che ci siano centinaia di specie di mammiferi in giro per il mondo che devono ancora essere identificate", ha spiegato il biologo evoluzionista Bryan Carstens. Di per sé la scoperta non è così sorprendente: calcoli precedenti facevano infatti supporre che la scienza abbia finora classificato solo tra l'1 e il 10% delle specie viventi sulla Terra. La vera novità risiede nel fatto che il modello predittivo abbia saputo indicare dove si nascono con più probabilità le creature ignote.

Mammiferi sconosciuti e dove trovarli

Nello specifico il software ha segnalato che la maggior parte dei mammiferi non ancora descritti rientrano negli ordini che includono pipistrelli, roditori, toporagni e ricci. Il modello ha inoltre evidenziato che questi animali tendono a vivere in aree geografiche molto vaste, che sperimentano importanti oscillazioni termiche e variazioni delle precipitazioni nell'arco della giornata e della stagione. Un identikit che porta dritto alle foreste pluviali, non a caso il più grande tesoro di biodiversità del pianeta.

Conoscere per proteggere

Basandosi sui risultati dello studio, gli autori hanno ipotizzato che attualmente si conosca circa l'80% dei mammiferi presenti sulla Terra. Aumentare gli sforzi nella ricerca tassonomica, si legge in conclusione, non è un esercizio scientifico fine a se stesso, ma ha risvolti pratici nella conservazione ambientale. "Non possiamo proteggere una specie se non abbiamo idea della sua esistenza", ha chiosato Carstens.

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